“Tanti ricordi, tanti ricordi. Conservo una sua lettera che mi scrisse, tra i pochi, in un momento difficile per me in quel periodo oscuro. Fu un segno di grande sensibilità”. Così a LaPresse Renzo Ulivieri, decano degli allenatori italiani e presidente dell’Aiac, ricorda il suo collega Aldo Agroppi scomparso oggi all’età di 80 anni. Era uno dei rappresentanti della scuola toscana degli allenatori.

“Era un allenatore di scoglio come Nedo Sonetti. Io ero di terra, poi c’erano quelli di sabbia come Marcello Lippi ed Eugenio Fascetti. Credo sia stato proprio lui a fare questa classificazione”, ha raccontato commosso Ulivieri. “E’ un grande dispiacere, anche se alla mia età ci si fa anche allenamento. Perchè quando sei giovane di questi dispiaceri ne hai di meno, mentre quando si hanno i miei anni sono più ravvicinati e ne capitano di più. Ma è la vita”, ha aggiunto. Tante le sfide in campo tra i due, ma sempre all’insegna della grande correttezza. “Tra di noi non c’è mai stato nulla, nè uno screzio e nè altro. Ci si salutava come vecchi amici, mi resta come detto il suo ricordo per questa lettera di grande sensibilità che mi ha scritto”, ha concluso Ulivieri.

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