I nerazzurri tornano a vincere nonostante qualche sofferenza di troppo, scacciando i fantasmi del derby
Un colpo di spugna sul derby per ritrovare punti, fiducia e sorriso. L’Inter non brilla troppo ma non si fa prendere dall’ansia ed, evitando di cadere nella insidiosa trappola di Udine, si rialza e torna a vincere spinta dal suo bomber Lautaro, che ritrova la via del gol al momento giusto. Serviva un successo per cacciare i cattivi pensieri, riagganciare il Milan e tornare in scia, e la squadra di Inzaghi, con un 3-2 con qualche sofferenza di troppo, si è fatta trovare pronta nonostante le troppe imprecisioni sotto porta e una mancanza di fluidità nel gioco. Oltre a disattenzioni difensive che hanno permesso ai bianconeri di sognare un possibile pareggio a una manciata di minuti dal termine. La stanchezza spiegava la differenza tra la prestazione contro il City e quella contro il Milan ma è bastata quantomeno una dose di grinta in più per arginare la qualità tecnico-tattica dell’Udinese di Runjaic e riprendere la corsa ai piani alti della classifica. In vantaggio dopo un minuto con Frattesi e dominatrice del gioco per almeno mezz’ora, l’Inter si è fatta riprendere dall’Udinese con Kabasele al 35′ per poi rialzare il ritmo e riprendersi i tre punti potendo contare stavolta sul suo bomber argentino che si è sbloccato in campionato dopo un digiuno che durava da marzo, con una doppietta benaugurante tra il finire del primo tempo e l’inizio della seconda frazione. Per l’Udinese il secondo ko consecutivo dopo la sconfitta di domenica scorsa con la Roma, che li lascia a 10 punti, scavalcati di una lunghezza dai nerazzurri.
Vantaggio al primo affondo
Inzaghi, oltre all’infortunato Barella (al suo posto Frattesi), tiene fuori Pavard preferendogli Bisseck nel trio con Acerbi e Bastoni. In attacco confermati ancora una volta Thuram e Lautaro con Taremi e Arnautovic pronti ad entrare a gara in corso. Nell’Udinese il tecnico Runjaic cambia cinque elementi rispetto all’ultimo turno di campionato con Tourè al posto di Kristensen, a centrocampo dentro Lovric, Zemira e Zarraga mentre in attacco Lucca parte dalla panchina. Al primo affondo l’Inter fa subito centro con Frattesi grazie a una verticalizzazione di Darmian che trova il movimento perfetto dell’ex Sassuolo pronto a beffare Okoye con un tiro in diagonale. I nerazzurri sfruttano l’avvio in discesa e per oltre 20′, sicuri nel palleggio, mostrano evidente dominio territoriale che però non viene adeguatamente sfruttato dai suoi attaccanti: Lautaro, Frattesi e Thuram (ma anche Bastoni) hanno le chance giuste per raddoppiare ma è una Inter che manca di precisione e di freddezza. L’Udinese, ben organizzata, riesce così a ritrovarsi con le sue trame ordinate, e manda i primi segnali di risveglio al 25′ con Lovric che si gira per un destro a incrocio che finisce a fondo campo: serve il miglior Dimarco per impedire all’attaccante friulano, con un recupero prodigioso a centro area, di colpire a botta sicura dopo un affondo sulla sinistra di Zemura. Un minuto dopo, però, lo sforzo dei bianconeri viene premiato con una ‘spizzata’ di testa di Kabasele su un altro cross teso del difensore dello Zimbabwe. La squadra di Inzaghi ci mette un po’ a reagire anche perché il giropalla è lento e prevedibile facilitando il lavoro all’Udinese che rischia di raddoppiare. Serve una scintilla a questa Inter un po’ stordita e arriva proprio sul finire del primo tempo dall’uomo più atteso. Lautaro prima liscia con il sinistro, poi si ritrova la palla sul piede dopo un tocco di Bijol e la palla con una carambola finisce in porta.
Il 3-1 di Lautaro, poi Lucca accorcia le distanze
L’argentino si sblocca e a inizio ripresa fa doppietta grazie ad un assist perfetto di Thuram dopo un affondo di Bastoni. Il match stavolta l’Inter sembra averlo in pugno e non si fa sorprendere da un’Udinese che non riesce a liberarsi dal ritmo basso dei nerazzurri. La squadra di Inzaghi però concede troppo e all’ennesimo buco difensivo si complica il finale consentendo a Lucca (entrato al posto di Davis al 60′) di fare centro a 7′ dal termine. Cambia l’inerzia della gara ma l’Inter tiene i nervi saldi e porta a casa tre punti preziosi per rilanciarsi in campionato dopo una settimana lunga e difficile.
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