Poche emozioni e nessun gol. Che quello tra Atalanta e Napoli si preannunciasse come un confronto equilibrato appariva scontato, ma che il primo atto della semifinale di Coppa Italia si potesse chiudere senza reti era difficile da immaginare. Invece al ‘Maradona’ viene fuori uno 0-0 che tiene aperto ogni discorso in ottica finale: ai punti avrebbe meritato la squadra di Gasperini, e infatti il pari piace sicuramente di più ai campani, a cui basterà non perdere tra una settimana al Gewiss Stadium per qualificarsi. In un momento delicato nel rapporto con la società, Gattuso ha badato più ad annullare la Dea che non a graffiarla. Un’eccessiva dose di rispetto di cui forse gli orobici si sono accorti troppo tardi. Anche se alla fine il migliore in campo è stato il portiere del Napoli, Ospina, bravo a respingere i tentativi dei connazionali Muriel e Zapata, apparsi un po’ appannati.
Nell’Atalanta a sorpresa Ilicic si accomoda in panchina: coppia d’attacco tutta colombiana formata da Zapata e Muriel, con Pessina nelle vesti di suggeritore. Ma è Gattuso a stravolgere la formazione tipo, varando un’inedita difesa a tre, con Di Lorenzo e Hysaj sulle fasce a comporre un 3-4-3 con il tridente offensivo leggero composto da Politano, Insigne e Lozano. La mossa sortisce gli effetti sperati per una buona mezzora, perché la Dea fatica a trovare ritmo e a mettere in moto le sue frecce, Gosens e Maehle, costretti a una gara sulla difensiva. Gli ospiti sono insidiosi solo su palla inattiva con Muriel, mentre il Napoli si fa subito notare per una conclusione pericolosa da fuori area di Insigne respinta da Gollini.
Con il passare dei minuti però gli orobici prendono campo e grazie alle combinazioni nello stretto riescono più volte ad aprire la compatta retroguardia campana, protetta da Koulibaly, Manolas e Maksimovic. Ospina salva in uscita su Muriel, poi è Toloi a spaventare con un tocco d’esterno. La palla gol migliore, dopo la mezzora, la crea l’asse colombiano Muriel-Zapata, con l’ex di turno che in allungo manda fuori di pochissimo. Nella ripresa è sempre la Dea a creare i presupposti per far gol, ma Ospina fa buona guardia in uscita su Muriel. Il Napoli bada a difendersi e riesce nel suo intento, ma davanti fa il solletico a Gollini. La partita a scacchi tra Gattuso e Gasperini coinvolge anche la panchina: da un lato entrano Petagna, Zielinski ed Osimhen, dall’altro Pasalic, Ilicic e Lammers. Nonostante la qualità abbondi da ambo le parti però la gara non si accende mai. E il discorso qualificazione viene rimandato tra una settimana a Bergamo.