I francesi battono i tedeschi nella prima semifinale della massima competizione europea e attendono la vincente di Lione-Bayern Monaco
Un tris per la storia. La Champions League delle sorprese stavolta rispetta il pronostico: il Paris Saint Germain demolisce la rivelazione Lipsia e stacca il pass per la prima finale della sua storia. All'Estádio da Luz non c'è storia: la squadra di Tuchel, reduce dalla vittoria col brivido sull'Atalanta, fa valere il maggior tasso tecnico, domina sul piano del gioco e viene spinto dalle magie delle sue stelle.
Apre le danze Marquinhos, raddoppia Di Maria e nella ripresa arriva il sigillo di Bernat. Neymar colpisce due pali. I tedeschi di Nagelsmann non riescono a centrare l'impresa, ma l'uscita non toglie nulla alla loro stepitosa cavalcata. Il Psg attende, ora, la vincente di Lione-Bayern Monaco. Tuchel recupera dal 1' Mbappé, rientra anche Di Maria che ha scontato il turno di squalifica. Icardi si accomoda in panchina e resta spettatore per tutti i 90'. In mediana Paredes vince il ballottaggio con Gueyé, tra i pali Rico rileva l'infortunato Navas. Solo una novità per Nagelsmann rispetto all'undici vittorioso sull'Atletico: Mukiele rileva in difesa Halstenberg. In avanti Poulsen è confermato falso nove.
I francesi sostanzialmente la chiudono già in un primo tempo dominato senza problemi. Il primo squillo del Psg-show è di Neymar, che si inserisce sul perfetto taglio di Mbappé ma, in piena solitudine, spedisce la palla sul legno alla sinistra di Gulácsi. Subito dopo lo stesso Mbappé va a segno sull'errore del portiere dei tedeschi che rinvia addosso a Neymar, ma c'è fallo di mano del brasiliano, confermato dal Var. Ma per il vantaggio del Psg non occorre attendere troppo: al 12' Di Maria pennella con il magico mancino la punizione perfetta per la testa di Marquinhos, che supera l'immobile Gulácsi (13'). Tutto come da copione. Il Psg non si accontenta e si rende di nuovo pericoloso con Mbappé, che s'inserisce sull'imbucata di Herrera ma conclude addosso a Gulácsi in uscita. Il Lipsia prova a farsi vedere in avanti con una punizione di Sabitzer, deviata in angolo da Thiago Silva e con una girata di Poulsen, su invito di Laimer, con sfera a fil di palo alla sinistra di Rico. Ma i parigini riprendono a far male, con una grandissima giocata di Neymar che ci prova su posizione da posizione impossibile: palla sul palo esterno. Poi prima dell'intervallo arriva il raddoppio: Herrera, servito involontariamente da Gulacsi, lancia immediatamente per Neymar che di tacco rifinisce per Di Maria: l'argentino infila da due passi (41').
L'incontenibile 'O Ney' sciupa poi una ghiotta chance su traversone dell'imprendibile Mbappé, calciando a lato di un nulla.Al rientro dall'intervallo nelle file del Lipsia, che Nagelsmann ridisegna con il 4-3-3, c'è l'ex romanista Schick, dentro per Dani Olmo. Dentro che lo svedese Forsberg che prova subito la conclusione, alta sulla traversa. Ma i parigini sono implacabili e calano il tris con Bernat, che dopo aver impegnato Gulacsi riceve il cross chirurgico di Di Maria e di testa insacca in diagonale (56'). Sipario calato sulla contesa, i tedeschi cercano con orgoglio il gol della speranza: un mancino di Sabitzer non dà problemi a Rico. Ma la squadra di Tuchel gioca sul velluto: Mbappé riceve l'ennesimo cross di Di Maria ma la palla sfiora il palo, poi è Gulacsi a salvare con i pugni sulla conclusione ravvicinata del francese campione del mondo. Ancora il portiere del Lipsia è reattivo nel tentativo a giro dal limite di Paredes. Sull'altra sponda, lavoro per Rico che respinge il violento mancino da fuori di Angelino. I tedeschi escono senza la consolazione del gol della bandiera. La gara non ha più molto da dire: c'è ancora tempo per un destro di Paredes, respinto da Gulácsi. Nel finale si rivede anche Verratti. Il Psg resta a Lisbona, finisce la favola Lipsia.
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