Non è ancora cominciata la Fase 2 eppure il mondo del pallone si agita senza (buon)senso e ipotizza date folli per la ripartenza
Il presidente della Fedecalcio, Gabriele Gravina, ha profilato l'ipotesi che l'attuale campionato di calcio possa 'sforare' fino a settembre-ottobre. Fatichiamo a capire come, immaginiamo invece il perché. Lo stesso Gravina lo ha spiegato in maniera innocente, terrorizzato dall'eventualità che la serie A e la serie B abbia uno sgradevole terzo tempo nelle aule di tribunale. Ora: capiamo il disagio del presidente federale, immaginiamo a quali pressioni venga sottoposto da chi 'mette il grano' e non ci vuole perdere, però c'è un però. Il però dettato dal buonsenso.
Come c'è un però per la 'minaccia' del presidente Uefa, Ceferin, che impone la chiusura ad agosto dei tornei, salvo poi correggersi, e si arrabbia con la federazione belga che invece ha tirato giù la saracinesca. Lo sloveno Ceferin è particolarmente vicino ai club più abbienti, l'elite della Champions League, anche se proprio il capo della Uefa ha dato priorità alla conclusione dei campionati sulle coppe.
Comprendiamo l'esigenza di pianificare una eventuale ripartenza ma crediamo che non sia serio confezionare ogni giorni ipotesi più o meno suggestive, più o meno realistiche, in un frangente in cui è appena cominciata (forse) la discesa e il numero di contagiati, morti, ospedalizzati resta sempre altissimo. Non è ancora cominciata la cosiddetta Fase 2 e c'è qualcuno che si lancia in previsioni irragionevoli. Anche perché non tutti in serie A la pensano alla stessa maniera a ogni livello: presidenti, allenatori, calciatori sono spaccati.
In questo mese di stop forzato se ne sono sentite di tutti i colori Forse sarebbe meglio stare in silenzio. Ed evitare.
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