La squadra di Ringhio soffre ma ringrazia la serata positiva dei suoi giocatori d'attacco

Dall'inferno al paradiso. Il Milan torna al successo battendo la Sampdoria (3-2) al termine di una gara rocambolesca. Gattuso vede le streghe e non per l'imminente festa di Halloween: avanti grazie a Cutrone, i rossoneri subiscono la rimonta blucerchiata firmata da Saponara e Quagliarella e il gelo che cala su San Siro. E' Suso a firmare il gol da tre punti, che fa respirare il tecnico e scaccia i fantasmi evocati dai ko nel derby e con il Betis.

La squadra di Gattuso soffre e ringrazia la serata positiva dei suoi giocatori d'attacco, a partire da Higuain che risponde alle critiche tornando al gol. Da rivedere la difesa, apparsa a tratti troppo fragile di fronte alle invenzioni degli attaccanti doriani. Il successo permette ai rossoneri di salire a quota 15 e di agganciare proprio la Sampdoria e la Fiorentina, con la possibilità di scavalcarle in caso di successo nel recupero con il Genoa e irrompere in zona Champions.

La squadra di Giampaolo combatte e mette in difficoltà i rossoneri, ma resta a mani vuote con la magra consolazione di uscire da San Siro a testa alta. Un problema al ginocchio mette ko Bonaventura, Gattuso sceglie il 4-4-2 affidandosi in avanti al tandem Higuain-Cutrone e sugli esterni a Suso e Laxalt. Caldara ancora in panchina, dove si rivede Conti. Nel 4-3-1-2 di Giampaolo, Saponara vince il ballottaggio con Ramirez e si accomoda alle spalle delle due punte Quagliarella e Defrel.

La partenza dei rossoneri è incoraggiante, tanto che dopo cinque minuti, dopo una smanacciata in uscita di Audero, Higuain avrebbe già la palla per il vantaggio: il tentativo però si spegne sull'esterno rete. Il Pipita è uno dei più vivaci dei suoi, che aggrediscono a tutto campo i doriani mantenendo alti i ritmi. L'approccio arrembante dei rossoneri viene premiato già al 17', con Cutrone che, dimenticato da Bereszynski, svetta sul secondo palo sul traversone chirurgico di Suso.

La strada si mette apparentemente in discesa per Gattuso, che non si lascia andare a festeggiamenti. Forse presagendo l'imminente risposta della Sampdoria, che cinque minuti dopo trova il pareggio con Saponara che addomestica un lancio di Defrel, ubriaca di finte Calabria e batte sul secondo palo Donnarumma. Una piccola vendetta per il trequartista che in rossonero è stato una meteora. La rete è un'iniezione di coraggio tra i blucerchiati, che perdono per infortunio Murru, sostituito da Sala. E una mazzata per i padroni di casa, trafitti nuovamente al 31'. Nell'azione entra nuovamente lo scatenato Saponara, con la innesca con un lancio spettacolare dalla trequarti per Quagliarella: gran conclusione al volo e Donnarumma si inchina ancora. Buio a San Siro.

Ci prova Higuain a suonare la carica con uno spunto personale che impegna Audero. Ed è lo stesso argentino a firmare il 2-2 poco dopo, trafiggendo con il mancino, dopo un gran scambio con Cutrone, il numero uno dei doriani (36'). Il Pipita esulta, è un gol dal sapore di liberazione dopo le critiche. E può sorridere anche Gattuso per l'intesa mostrata dai due attaccanti e Suso. La partita è bella e offre l'impressione che ad ogni azione tutto possa accadere, con la Samp intenzionata a giocarsela a viso aperto e a far male ad ogni affondo: Quagliarella prova a pungere con il destro, Musacchio è provvidenziale nella smorzata.

La ripresa si apre con un brividissimo in area doriana: Laxalt pesca Higuain, girata al volo e Audero blocca in due tempi sulla linea con qualche rischio di troppo. Ancora lavoro per il portiere doriano, bravo ad opporsi al missile da fuori area di Suso. La fortuna non sorride a Giampaolo, nuovamente costretto ad un cambio forzato: Kownacki rileva l'acciaccato Defrel. Gattuso invece può continuare a godersi a pieno i suoi attaccanti titolari, a partire da Suso che firma il nuovo vantaggio rossonero: lo spagnolo si sbarazza di Sala e da fuori batte Audero con un sinistro indirizzato al secondo palo e semplicemente imparabile. Il silent check del Var conferma, non c'è fuorigioco di Cutrone come inizialmente sospettato.

Cerca subito la reazione la Sampdoria, con una conclusione di Praet che sorvola la traversa. Il Milan stringe i denti a difesa del preziosissimo risultato e prova a sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari costretti a scoprirsi. Gattuso inserisce forze fresche gettando nella mischia Castillejo e Abate: fuori Cutrone e il dolorante Calabria. Giampaolo si gioca la carta Caprari richiamando Saponara. Il sipario sul match potrebbe calarlo Laxalt, che si inserisce sul cross di Suso ma da un metro colpisce il legno. E' destino che il Milan soffra fino alla fine, ma il forcing doriano più che qualche mischione in area non reca pericoli a Donnarumma. Finisce senza scherzetto, ma con il dolcetto. 

IL TABELLINO

MILAN-SAMPDORIA 3-2
17' Cutrone (M), 21' Saponara (S), 31' Quagliarella (S), 36' Higuain (M), 17' st Suso (M).

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Calabria (33' st Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodríguez; Suso, Kessie, Biglia, Laxalt (44' st Çalhanoglu); Higuaín, Cutrone (30' st Castillejo). A disp.: Reina, A. Donnarumma, Mauri, Borini, Conti, Bakayoko, Bertolacci, Zapata, Halilovic. All.: Gattuso.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru (29' Sala); Linetty, Ekdal, Praet; Saponara (32' st Caprari); Quagliarella, Defrel (15' st Kownacki). A disp.: Rafael Cabral, Belec, Viera, Barreto, Gaston Ramirez, Jankto, Colley, Tavares Dos Santos, Ferrari. All.: Giampaolo.
ARBITRO: Maresca.
NOTE: Ammoniti Abate, Kessie, Romagnoli (M); Linetty, Sala (S). 

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