A San Siro contro il Cagliari bisogna vincere per guadagnare punti per la Champions

Si può fare di più. Anzi, si deve. Luciano Spalletti è consapevole che nella volata finale per la Champions non sono più ammessi rallentamenti. Tre gare senza vittorie e senza reti all'attivo possono bastare. Il pari di Lazio e Roma nel derby poteva significare terzo posto solitario per l'Inter, se avesse fatto bottino pieno a Bergamo. Così non è stato e per questo martedì sera, a San Siro contro il Cagliari, la parola d'obbligo è una. "Ci eravamo creati la possibilità di gestire qualcosa, ce la siamo giocata. Restano 6 partite, non so quanti punti dovremo fare per la Champions. Dobbiamo analizzare la situazione partita dopo partita", ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. "La vittoria martedì è l'unico obiettivo, il fatto che si venga da qualche risultato non pieno e da qualche partita dove abbiamo segnato poco non deve far confusione. Come prestazioni siamo a posto. È chiaro che il gol fa sempre la differenza".

Spalletti è tornato sulla prestazione di Bergamo, difendendola. "Serviva più aggressività? I primi 20 minuti sono stati difficili, i successivi 25 hanno già avuto sviluppi diversi. Il secondo tempo è stato diverso", ha analizzato. "Le altre partite che abbiamo fatto a Bergamo non mi sono sembrate molto differenti, sono sempre state molto difficili. Sabato, nel primo quarto d'ora, abbiamo sbagliato qualcosa. E io dovevo essere più chiaro, visto quello che i giocatori hanno eseguito. Dopo però abbiamo costruito 2-3 ripartenze dove abbiamo sbagliato il gesto tecnico. In fondo alla partita – ha aggiunto – non c'è stata tutta differenza di cui si dice. Poi, quando non si vince, aumentano i discorsi, le critiche, i consigli". In ogni caso, serve aumentare l'asticella. E risolvere in fretta il digiuno sottoporta, senza dover sempre attendere la fiammata di Icardi e Perisic. "Nell'obiettivo di crescita continua dobbiamo metterci sempre qualcosa di più, sia individualmente che collettivamente. Anche altri calciatori, oltre a Icardi e Perisic, devono portare alla casella dei gol fatti un numero superiore. Se non si tirano fuori numeri – ha osservato – in queste sei partite la possibilità non ripassa più. Dobbiamo aumentare tutti qualcosa, fare noi da traino, e non aspettare che qualcuno ci illumini. Siamo un gruppo di qualità e per certi versi – ha aggiunto – è stato fatto vedere. Poi affinché questa venga fuori eccelsa bisogna metterci oltre che la qualità tecnica quella caratteriale, fisica, mantenendo per un lungo periodo determinati comportamenti e attenzioni".

 

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