Match non privo di sofferenze per la squadra di Spalletti, che negli ultimi dieci minuti riesce a portare a casa l'intera posta

Regina (almeno) per una notte. Una cinica Inter supera anche l'esame Crotone e resta a punteggio pieno: i nerazzurri si impongono allo 'Scida' 2-0 nel primo anticipo della quarta giornata e conquistano il quarto successo consecutivo, proiettandosi a 12 punti e a +3 su Juventus e Napoli impegnate domani rispettivamente contro Sassuolo e Benevento. Match non privo di sofferenze per la squadra di Spalletti, che non si fa notare per il bel gioco ma porta a casa l'intera posta grazie alle reti, nel finale, di Skriniar e del solito Perisic, sempre più trascinatore dei nerazzurri in una giornata dove sono mancati i colpi di Icardi. Passivo eccessivo per il generoso Crotone, che ha le chance per passare in vantaggio ma si scontra contro l'ottimo Handanovic. La banda Nicola resta a quota zero, ed è l'unica in A a non aver ancora realizzato un gol.

Per il suo 4-2-3-1 Spalletti conferma l'undici vittorioso sulla Spal. A supportare Icardi il tridente Candreva-Joao Mario-Perisic, diga di centrocampo formata da Gagliardini e Borja Valero che vince il ballottaggio con Vecino. Tradizionale 4-4-2 per Nicola che recupera Tonev e lo affianca a Budimir nel tandem d'attacco. Il primo squillo è targato Crotone, con Tonev che soffia palla a Miranda in pressing e fugge in contropiede: Handanovic sventa e l'Inter si salva. Risposta nerazzurra affidata a Perisic, che tenta il sinistro bloccato da un attento Cordaz. L'Inter mantiene possesso palla ma i calabresi sono ottimamente messi in campo e fatica ad imbastire la manovra. Alla mezz'ora grande chance per la squadra di Spalletti con Joao Mario che, servito in profondità da Perisic, vede il suo diagonale spegnersi sul fondo di pochissimo. Prima dell'intervallo Crotone minaccioso con un bolide mancino di Martella che manca di un soffio lo specchio.

Inter ancora in sofferenza ad inizio ripresa: Tonev giunge al cospetto di Handanovic, che gli sbarra la strada disinnescando un'occasione d'oro per i padroni di casa. Spalletti richiama l'opaco Gagliardini e si affida a Vecino, poi tocca all'acciaccato Dalbert lasciare spazio a Nagatomo. Ma l'Inter rischia ancora di andare sotto: Rohden sorprende i centrali nerazzurri inserendosi sul taglio di Stoian, la risposta di Handanovic sulla sua incornata è semplicemente strepitosa. I pitagorici si rendono poi pericolosi in contropiede, Skriniar evita grattacapi deviando in corner il cross di Mandragora. Ed è proprio l'ex Sampdoria a firmare il vantaggio poco dopo in mischia: sugli sviluppi di una punizione il centrale slovacco raccoglie un pallone vagante in area e nonostante la 'gabbia' degli avversari batte Cordaz con la punta del destro dopo una prima lisciata (37'). A chiudere i giochi definitivamente è Perisic: il croato riceve in profondità da Joao Mario, si libera di Faraoni e fulmina con un rasoterra Cordaz. Tre punti d'oro e sospirone di sollievo per Spalletti, che conquista una vittoria per lui storica: non aveva mai vinto in carriera le prime quattro partite in Serie A. Il gioco migliorerà, nel frattempo i tifosi sono autorizzati a sognare.
 

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