Roma-Inter si gioca sabato alle 20.45

Luciano Spalletti contro il suo passato, la prima all'Olimpico da allenatore giallorosso per Eusebio Di Francesco. Questo e molto altro sarà Roma-Inter di domani (calcio d'inizio alle 20.45). "Per me Roma non è indifferente, è una città e un gruppo di giocatori a cui ho voluto bene. Ci vado con tutto l'entusiasmo possibile, poi non so che accoglienza ci sarà. Se reincontro Francesco (Totti, ndr), sarò ben contento di abbracciarlo e di salutarlo. Fra me e lui non ci sono conti in sospeso. Da parte mia gli ho detto tutto quello che gli dovevo dire, spero anche lui", la confessione del tecnico di Certaldo dopo che l'ex numero 10 ha definito "un incontro normale" il faccia a faccia.

Ancora sul neo dirigente romanista: "Io penso di conoscere Francesco abbastanza bene. Lui può pensare e dire quello che vuole: mi ha fatto vivere delle partite splendide, gli ho visto fare dei gol di grande qualità da 'falso nueve', non ho problemi di nessun genere. Per me è finita lì". E non solo. Spalletti fa pretattica a suon di complimenti per la sua ex squadra: "La Roma è forte, fortissima, ha sempre vinto ultimamente contro l'Inter. Il nostro campionato verrà misurato da queste partite qui. Noi abbiamo l'obbligo di farci trovare pronti". Il mercato è promosso, perché "io ho chiesto 3-4 calciatori e sono arrivati" e "l'Inter le sue stelle ce le ha già in casa, qualcuna va rispolverata ma stella è".

"Cancelo e Dalbert sono due cavallini" e "Vecino e Borja Valero sono giocatori che conosco bene e li abbiamo portati a casa", la sintesi del tecnico nerazzurro. Che dovrebbe lanciare dall'inizio tre dei quattro nuovi acquisti. Cancelo, invece, dovrebbe partire dalla panca per lasciare spazio a D'Ambrosio. In avanti, spazio anche a Perisic e Icardi, due che "hanno fatto vedere di essere due da Gran premio".

Mentre "qualcuno – ammette – deve ancora migliorare e soprattutto dobbiamo migliorare nell'essere squadra". Una sfida nella sfida domani nella Capitale. Soprattutto in panchina. Ma Di Francesco non ci casca: "Spalletti? In questo momento si parla tanto di paragoni, ma domani prima di tutto c'è Roma-Inter, la cosa più importante per me. Luciano non lo devo presentare io. Io ho cercato sempre di rubare qualcosina agli allenatori bravi, tra cui lui. Mi sono trovato bene con lui". Si parla tanto del possibile arrivo di Patrik Schick, attaccante della Samp. Ma l'ex tecnico del Sassuolo tira dritto: "Io nella mia testa non ho il mercato ma l'Inter, per portare a casa tre punti". Dopo la vittoria di misura con l'Atalanta, l'ex centrocampista giallorosso si aspetta "qualità maggiore specialmente nello sviluppo offensivo".

Anche perché i pericoli nella partita con i nerazzurri sono dietro l'angolo. "Devo dire che Spalletti – sottolinea Di Francesco – ha fatto un ottimo lavoro, ha una squadra con idee chiare e grande qualità di palleggio". In pratica, solo un dubbio di formazione per la Roma: chi sarà il terzino destro? Perché Florenzi tornerà fra i convocati, ma non è pronto dall'inizio. Per il resto, là dietro ci dovrebbero essere Manolas, Juan Jesus e Kolarov. Inamovibili, invece, a centrocampo De Rossi, Strootman e Nainggolan. Poi il tridente Dzeko, insieme a Perotti e Defrel. Una vigilia di tensione per Di Francesco, che non le manda a dire: "Se sento la pressione dell'Olimpico? Io non devo chiedere pazienza a nessuno. Chi conta più di tutti non è Di Francesco, ma è la Roma. Mi auguro grande sostegno. Io non devo sposare nessuno o chiedere un favore a nessuno, io lavoro e cerco di dare il meglio di me stesso. Ovviamente, una cosa che odio sono i pregiudizi". Insomma, parola al campo.

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