L'emissione di questo green bond rientra nel programma Ue da 250 miliardi di euro di vendite, pari al 30% dell'emissione totale di Next Generation EU

Arriva il primo green bond a lungo termine dell’Ue. Vale 12 miliardi, a 15 anni, con scadenza al 2037. Ed è un altro passo avanti della commissione Europea verso il Green deal, dal momento che servirà a finanziare la lotta ai cambiamenti climatici all’interno del Recovery nel più ampio pacchetto messo in campo con il Next Generation EU. Ma, non solo questo. A oggi è anche il maggior collocamento di obbligazioni ‘verdi’ per il mercato dei titoli di Stato. La vendita dell’obbligazione ‘verde’ è curata da BofA Securities, Credit Agricole, Deutsche Bank, Nomura e TD Securities; e ha registrato ordini da record per oltre 135 miliardi.

L’emissione di questo green bond rientra nel programma Ue da 250 miliardi di euro di vendite, pari al 30% dell’emissione totale di Next Generation EU, entro il 2026. Il ricavato della raccolta verrà impiegato per progetti di tutela ambientale, lotta all’inquinamento, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
“Si tratta della più grande emissione di obbligazioni verdi al mondo di sempre – osserva la commissione Ue – con le obbligazioni verdi NextGenerationEu, l’Ue è destinata a diventare di gran lunga il più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo, fornendo un impulso significativo ai mercati finanziari sostenibili e finanziando una ripresa dell’Ue più verde dalla pandemia”. Inoltre per la commissione “con il forte tasso di sottoscrizione in eccesso e le eccellenti condizioni di prezzo, l’emissione di oggi rappresenta un inizio promettente per il programma di obbligazioni verdi Next Generation EU fino a 250 miliardi di euro entro la fine del 2026”. Il prestito obbligazionario è “stato oltre 11 volte sottoscritto in eccesso, con prenotazioni superiori a 135 miliardi di euro. Un’ampia gamma di investitori ha espresso interesse per l’obbligazione”.

Obiettivo quindi fissato a 250 miliardi entro il 2026. Le caratteristiche dei bond devono rispondere a dei precisi parametri ‘green’ fissati dalla commissione Ue; tanto che si dovrà poi rendicontare (almeno una volta all’anno) delle spese effettuate facendo riferimento a nove determinate categorie, tra cui le rinnovabili, l’efficienza e la mobilità sostenibile. La transizione ecologica – che nel piano del Green deal targato Ursula von der Leyen trova le sue fondamenta fin dall’avvio del lavoro della commissione Ue – ha adesso un alleato in più sul fronte degli investimenti per contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici e quindi per la cura del Pianeta.

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