Un'esposizione a Palazzo Madama che documenta la vita della diva attraverso 150 oggetti personali, molti provenienti dalla sua casa

Marilyn Monroe avrebbe compiuto 90 anni domani, se fosse stata ancora viva. Per ricordare questo anniversario e rendere omaggio a un'icona di bellezza e sensualità senza tempo, Torino dedica alla diva di Hollywood una mostra a Palazzo Madama che documenta la vita dell'attrice attraverso l'esposizione di 150 oggetti personali, molti provenienti dalla sua casa di Brentwood, in California, e lasciati al suo maestro di recitazione e mentore Lee Strasberg.

LA DONNA OLTRE IL MITO. Vestiti, accessori, oggetti personali, articoli di bellezza, lettere, copioni e contratti con le case cinematografiche sono alcuni dei cimeli, provenienti dalla collezione di Ted Stampfer, esposti per portare in luce 'La donna oltre il mito'.

La mostra propone uno sguardo inedito sulla celebre attrice. Una visione intima e privata della sua vita, perché Marilyn non è stata solo un'icona sexy, ma è stata anche Norma Jean Baker. E l'obiettivo di questa mostra è guardare l'attrice al di là dello schermo. 'Marilyn Monroe – La donna oltre il mito' è un tour dietro le quinte, uno sguardo nel backstage dove Marilyn Monroe prima di essere attrice, è una donna.
"Marilyn Monroe incarna perfettamente la figura della donna che si è auto-determinata e che ha creato un movimento audace rispetto al suo tempo, in un mondo come quello del cinema degli anni Cinquanta che era dominato dagli uomini", ha spiegato Patrizia Asproni, direttrice della Fondazione Torino Musei.

UN RITRATTO INEDITO. Lo spirito con cui è nata questa mostra è quello di presentare la diva del grande schermo in una veste a cui il pubblico non è abituato, come una persona intelligente, pronta a rispondere ai fotografi con ironia e creatività, impegnata a fare carriera e determinata ad avere successo. "Una certa letteratura l'ha descritta come una donna fragile, manovrata dagli uomini. E' stato il contrario e lo si vede dai documenti esposti: Marilyn ha deciso esattamente chi voleva essere e chi voleva diventare", ha aggiunto Asproni.

IL FILO ROSA DI PALAZZO MADAMA. La retrospettiva di Palazzo Madama apre al pubblico domani, 1 giugno, e sarà visibile fino al 19 settembre. Il museo segue un 'filo rosa' nelle sue ultime esposizioni, quasi a voler rispondere a una vocazione che nasce dalle sue origini, essendo stato abitato tra il Seicento e il Settecento da due Madame Reali, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. "Questo è il museo femminile per eccellenza – ha sottolineato Asproni – credo sia un unicum europeo, che vuole tirare fuori le donna dalla damnatio memoriae, a cui sono state spesso condannate nell'arte e nella storia, nonostante siano state artiste e abbiano ispirato artisti".

INTELLETTUALE NON RICONOSCIUTA. Nata il 1 giugno del 1926, Marilyn è vissuta in un tempo non facile per l'affermazione femminile e in cui l'affrancamento dalla vita casalinga e familiare era ancora lontano. In quegli anni, la cultura dominante imponeva alle donne di sposarsi, di fare dei figli e di avere cura del focolare domestico. Lei invece scelse di divorziare, scelse di diventare fotomodella e si creò la sua carriera.

Non a caso l'immagine simbolo della mostra è una foto scattata da Elliott Erwitt che ritrae Marilyn che legge. Una scelta pensata per dar conto di quello che in realtà era: un'intellettuale che ha sposato il drammaturgo Arthur Miller perché da colta voleva elevarsi ancora di più. "Dai contratti come produttrice, all'interno di questa mostra, si capisce che lei era una manager ed era manager di se stessa", ha raccontato la direttrice della Fondazione Musei.

UN VIAGGIO NEL TEMPO. Tra le memorabilia che formano questo ritratto intimo e insolito della diva, spicca il golfino di lana, chiaro con perline e bottoni di plastica, che Norma Jeane ha indossato all'età di 13 anni, conservato dalla figlia della sua tutrice, a quel tempo sua amica. Di effetto sono gli spessi copioni dei film in cui ha recitato, in cui compaiono le note di regia, gli appunti a matita e alcuni dati sui costi di produzione. C'è la sceneggiatura de 'Il principe e la ballerina' del 1956 con il titolo originale, 'The sleeping Prince'. La stola in raso fucsia fa fare un salto indietro nel tempo, portando la fantasia di chi guarda in una Londra degli anni Cinquanta quando Marilyn si recò al Comedy Theatre per assistere alla prima della piéce di Arthur Miller 'Uno sguardo dal ponte'.

Non manca l'abito che, forse, più di tutti rappresenta Marilyn Monroe, quello bianco annodato dietro al collo che ha indossato per la celebre scena sulla grata in 'Quando la moglie è in vacanza' del 1954.

Ad accompagnare la mostra, ci sono anche fotografie dal grande formato, clip video di film e documentari, e una colonna sonora delle sue canzoni. A coronare l'esposizione è il quadro iconico dipinto da Andy Warhol 'Four Marilyns' in cui il volto dell'attrice si accende in mille colori.

LA MODA OLTRE LA MOSTRA. La mostra vede la collaborazione del Gruppo Miroglio. La divisione Textile ha realizzato lo spazio espositivo: le vetrine in cui sono custoditi i cimeli e i vestiti, avvolti da 'rispettose' luci soffuse, e le maxi fotografie su tela realizzate grazie alla sofisticata tecnologia ecologica e waterfree, vanto dell'azienda tessile cuneese. Il brand Motivi invece ha ideato, a sostegno e promozione della mostra, una capsule collection dedicata a Marilyn Monroe che conta otto capi d'abbigliamento, iperfemminili, romantici e glamour, liberamente ispirati ai modelli indossati dalla diva. Le vetrine di due negozi Motivi a Torino e Milano, avranno un allestimento speciale dedicato a Marilyn Monroe con una riproduzione dell'abito simbolo dell'attrice in 'Quando la moglie è in vacanza', mentre il 16 giugno la capsule collection sarà lanciata nei negozi di 50 città italiane.

La mostra è stata realizzata anche grazie al sostegno di Unipol, e a Marilyn in occasione della mostra è stato dedicato un profumo MM creato da Sileno Cheloni, mastro profumiere di Aquaflor.

Torino rende omaggio così, con un'esposizione unica nel suo genere, a Marilyn Monroe, una diva che, forse, più di ogni altra, ha influenzato il costume e la moda, attraversando generazioni e che strappata alla vita a 36 anni è stata consegnata all'immortalità della storia diventando un mito senza tempo.
 

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