Lo stop ai raid sulla città è scattato questa mattina per consentire corridoi umanitari

La Russia ha offerto all'Onu di fermare 11 ore al giorno per quattro giorni i suoi raid sui quartieri est di Aleppo, a partire da oggi, per consentire l'evacuazione di casi medici urgenti e l'ingresso di aiuti umanitari attraverso i corridoi controllati dalle forze di Mosca. A darne notizia è stato il coordinatore delle Nazioni unite per gli aiuti umanitari per la Siria, Jan Egeland, ad alcune ore dallo stop ai raid sulla città scattato questa mattina alle 8. Attualmente, ha sottolineato Egeland, sono oltre 200 le persone che hanno bisogno di essere evacuate in modo urgente dalla zona est di Aleppo, approfittando della tregua. L'evacuazione dei civili inizierà domani e riguarderà feriti e disabili in gravi condizioni. 

La situazione rimane comunque molto allarmante. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, i combattenti del fronte al Nusra stanno minacciando di sparare ai civili che cercano di uscire da Aleppo est attraverso i corridoi umanitari aperti oggi. "Abitiamo vicino a loro. I terroristi di al Nusra minacciano di sparare contro chiunque passi dal corridoio umanitario", avrebbe dichiarato un abitante di Aleppo all'agenzia.

Intanto, questa mattina le forze armate turche hanno annunciato di aver distrutto 18 posizioni delle Unità di difesa del popolo (Ypg) curde nel nord di Aleppo e di aver ucciso tra i 160 e i 200 combattenti. In una nota dell'esercito sull'operazione turca 'Scudo dell'Eufrate', lanciata a fine agosto nel nord della Siria, si precisa che aerei turchi hanno attaccato nella notte obiettivi dell'Ypg. Si tratta dell'assalto maggiore di Ankara contro le Unità, considerate dagli Stati Uniti come le forze di terra più efficaci contro lo Stato Islamico.

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