Palermo, 25 mar. (LaPresse) – Marcello Dell’Utri è stato condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici della Corte d’appello di Palermo hanno accolto la richiesta avanzata dal procuratore generale Luigi Patronaggio a gennaio di quest’anno. L’ex senatore del Pdl è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali e alla refusione di quelle sostenute dalla Provincia e dal Comune di Palermo. Si tratta di rifondere 3.500 euro alla Provincia e 7.800 euro al Comune.

DELL’UTRI: “ROMANZO CRIMINALE”. “Certo che speravo nell’assoluzione, ma sapevo anche che poteva non essere. Faranno un supplemento delle puntate del romanzo criminale”, ha commentato a caldo Dell’Utri. “E’ confermata la sentenza. Ci aspettavamo una soluzione diversa ma questa era tra le previsioni possibili. Faremo ricorso in Cassazione”, ha annunciato il legale di Dell’Utri, l’avvocato Giuseppe Di Peri.

UN PROCESSO DI VENT’ANNI. La vicenda del processo a Dell’Utri è molto lunga. Fu la procura di Palermo a indagarlo nel 1994. Nel 2004 fu condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, più due di libertà vigilata. Nel 2010, in appello, la condanna fu ridotta a 7 anni: condannato per i fatti fino al 1992, fu assolto per quelli successivi. La Cassazione poi, confermando la parte post-1992, aveva rinviato il processo alla Corte d’appello per quelli precedenti. E oggi è arrivata la nuova condanna.

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