Un risultato che permette a Mihajlovic e Giampaolo di mantenere intatte le proprie ambizioni

 Un primo tempo da luna park frutta il divertente pareggio tra Torino e Sampdoria. All'Olimpico finisce 2-2 la sfida odorante d'Europa tra due squadre che puntano alle zone nobili di classifica. Un risultato che permette a Mihajlovic e Giampaolo di mantenere intatte le proprie ambizioni, oltre che l'imbattibilità in campionato.

Succede tutto nei primi, pirotecnici 45': vantaggio-lampo di Zapata, accostato ai granata in estate nel caso fosse partito Belotti, uno-due micidiale firmato da Baselli e il 'Gallo', quindi la risposta blucerchiata dell'ex Quagliarella. Toro che sale a 8 punti mantenendo il quinto posto, la Sampdoria raggiunge quota 7 ma con una gara ancora da recuperare, quella con la Roma.

Nella difesa di casa Barreca vince il ballottaggio con Molinaro sulla fascia sinistra mentre, con l'indisponibilità di Obi, è Baselli ad affiancare Rincon nel duo di mediana. Alle spalle di Belotti il tridente Niang-Ljajic-Iago Falque. Giampaolo schiera dal 1' gli ex Napoli Strinic per l'out di sinistra e Zapata, come partner di Quagliarella in attacco. Caprari parte dalla panchina. A centrocampo Barreto è preferito a Linetty.

Pronti via e Toro subito infilzato. Alla Samp bastano 20 secondi per sbloccare il risultato grazie a Zapata, che doma il lancio di Ramirez e batte Sirigu di mancino. Gara subito in salita per i granata che subiscono la grande aggressività degli uomini di Giampaolo. I padroni di casa, ancora tramortiti dalla rete subita a freddo, rischiano sul tentativo di pallonetto dai 25 metri di Quagliarella. Poi Sirigu è chiamato all'intervento, facile, sul destro in girata di Praet. Dopo gli iniziali minuti di affanno il Toro gradualmente prende le misure ai blucerchiati ed alza il proprio raggio di azione. E alla prima vera occasione pareggia: bravo Niang dalla sinistra a servire Baselli che con un destro di prima intenzione infila la palla dove Puggioni non può arrivare (13').

Nemmeno due minuti e i padroni di casa completano la rimonta: Ljajic recupera palla, arriva al limite ed arma il sinistro chirurgico di Belotti: sfera sul palo e poi in rete. Partita spumeggiante. Poco prima della mezz'ora Quagliarella impensierisce Sirigu con un destro a giro che lambisce il palo. Poi tocca a Puggioni rispondere 'presente' al destro dalla distanza di Belotti. I granata sciupano una ghiottissima chance con Iago Falque che manca il controllo all'altezza del dischetto sul cross teso di Belotti, e subiscono come vecchio adagio insegna il pari: la firma è quella del fischiatissimo ex Quagliarella che, completamente dimenticato dalla difesa torinista, insacca al volo il pallone crossato da Strinic dalla sinistra (34'). E poco dopo Zapata sfiora il contro-sorpasso di testa dopo una respinta corta di N'Koulou. Prima dell'intervallo, splendida verticalizzazione di Ljajic per il destro di Belotti che sfiora di poco il palo alla destra di Puggioni. fortunato poi il Toro nei primi minuti della ripresa: Iago Falque lancia in verticale Niang che, al cospetto di Puggioni scheggia il palo alla sinistra del numero 1 doriano. I ritmi in campo però non sono più quelli del primo tempo così e di sussulti se ne vedono pochi.

Bisogna superare la mezz'ora, con l'occasione sprecata da Belotti che davanti alla porta non trova la deviazione vincente sulla punizione di Ljajic. Poi è il neoentrato Edera, pescato da Belotti, a farsi subito vedere con una conclusione deviata da Murru. I granata aumentano la spinta per il forcing finale, i blucerchiati cercano di non scoprirsi troppo e 'addormentare' la gara, ma non disegnano le punture in contropiede: Quagliarella prova lo scherzetto da fuori, Sirigu si distende e blocca. I granata non creano altri pensieri a Puggioni ed alla fine può andare bene così ad entrambe.

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