Doppio appuntamento fiorentino per il premier, che ha incontrato i cittadini al teatro Niccolini e poi Shinzo Abe

"Un bivio", tra "l'Italia che dice sempre no e quella che dice sì e guarda al futuro". Con queste parole il presidente del consiglio Matteo Renzi, ha dato il 'La' dal Teatro Niccolini di Firenze alla campagna per il sì al referendum costituzionale del prossimo ottobre. Il Governo, sulla riforma che abolisce il bicameralismo paritario, ci mette la faccia e anche di più: "La rottamazione vale anche per noi, se perdo vado a casa", ribadisce Renzi. "Dopo 30 anni di discussione finalmente ci siamo riusciti. Nemmeno i costituenti volevano il bicameralismo paritario, fu deciso perché mancò un accordo tra le forze politiche", rivendica Renzi.

Le modalità per creare i comitati del sì saranno rese note il 15 maggio. Renzi, dopo il suo intervento per lanciare la campagna referendaria per il sì alle riforme, si è diretto alla volta di Palazzo Vecchio, per il vertice con il premier giapponese Shinzo Abe. "Il Giappone – ha detto in conferenza stampa Renzi al termine dell'incontro a Firenze – ospiterà tra meno di un mese il G7 in un momento di grande importanza e conto molto sulla leadership di Abe sulla crescita economica".

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