Scambio di accuse, Ayrault: Russia non era d'accordo a fermare le bombe

"Sono profondamente convinto che sono i nostri partner occidentali, e soprattutto gli Stati Uniti, a essere responsabili della situazione nella regione in generale e in Siria in particolare". Il presidente russo, Vladimir Putin, va all'attacco in un'intervista alla televisione francese TF1. Le accuse della Francia secondo cui i bombardamenti su Aleppo sono crimini di guerra sono "retorica politica" che "non tiene conto della realtà in Siria". Le immagini che arrivano da Aleppo "esigono ancora di più che si ponga fine al massacro della popolazione civile: è una situazione intollerabile, e le responsabilità sono chiare: del regime di Bashar al Assad assieme ai suoi alleati come la Russia", ha attaccato, durante una conferenza stampa a Roma, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, assieme ai suoi omologhi Paolo Gentiloni e il tedesco Frank-Walter Steinmeier. E' necessario "lo stop ai bombardamenti", è l'invito di Ayrault, "durante il mio recente viaggio a Mosca ho proposto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov di aiutarci a creare le condizioni per il cessate-il-fuoco" in Siria. "Abbiamo negoziato fino all'ultimo momento, in buona fede, con tutti i Paesi del Consiglio di sicurezza dell'Onu. E' vero che alla fine c'è stato un disaccordo, ed era sullo stop ai bombardamenti: al momento del voto, ho constatato che 11 Paesi sui 15 del Consiglio hanno votato a favore, e due si sono opposti, Venezuela e Russia".

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