“Caro Spid, maledetto Spid, infame sigla”. Nell’ultima puntata di ‘Che Tempo Che Fa’, sul Nove, accanto a Fabio Fazio, Luciana Littizzetto – con la sua inconfondibile ironia – dedica la consueta “letterina” al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), che per molti sembra più una caccia al tesoro che un’innovazione tecnologica. Parla di ore passate a fare il “gioco dell’attesa”, tentativi andati a vuoto e schermate che sembrano decidere autonomamente di bloccarsi. “Siamo nativi analogici, ci dicono che lo SPID è la chiave della semplicità… ma solo se riesci a trovarla”, scrive la comica, trasformando la frustrazione di milioni di italiani in un racconto tanto divertente quanto terribilmente realistico.
