Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono santi. La formula di canonizzazione è stata letta da Papa Leone XIV alle 10.24 del 7 settembre 2025. Si tratta delle prime canonizzazioni, che erano state annunciate da Papa Francesco, per il nuovo Pontefice. Si sta svolgendo in Piazza San Pietro a Roma la cerimonia di canonizzazione dei Beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Presenti anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Migliaia e migliaia di persone, sin dalle prime ore della mattina, si sono messe in fila in Vaticano per partecipare alla cerimonia.
Poco prima delle sei già numerosi fedeli avevano raggiunto i varchi di prefiltraggio ‘Joe’ allestiti nel corso della notte in attuazione del piano di sicurezza messo in campo dalla Questura per entrare all’interno dell’area riservata, nei pressi di Piazza San Pietro per assistere alla liturgia di canonizzazione. L’allestimento del dispositivo è iniziato già nel corso delle ore notturne, per far sì che dalle prime ore della mattina tutto fosse pronto per accogliere i pellegrini, e questo ha consentito alle sei di questa mattina di aprire i varchi . Sono oltre 80mila i fedeli in piazza San Pietro. L’affluenza, secondo quanto si apprende dalla Sala per la gestione dei Grandi Eventi della Questura di Roma, è regolare. In campo un imponente dispositivo di sicurezza, di oltre 600 donne e uomini della Polizia di Stato, dell’ Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Penitenziaria e della Municipale.
Leone XIV ai giovani: “Non sciupate la vita, fatene un capolavoro”
“I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro”. Così Papa Leone XIV nel corso dell’omelia della cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. “Entrambi, Pier Giorgio e Carlo, hanno coltivato l’amore per Dio e per i fratelli attraverso mezzi semplici, alla portata di tutti: la santa Messa quotidiana, la preghiera, specialmente l’Adorazione eucaristica” ha ricordato il Papa, aggiungendo: “Tutti e due, infine, avevano una grande devozione per i Santi e per la Vergine Maria, e praticavano generosamente la carità”.
“Perfino quando la malattia li ha colpiti e ha stroncato le loro giovani vite, nemmeno questo li ha fermati e ha impedito loro di amare, di offrirsi a Dio, di benedirlo e di pregarlo per sé e per tutti”, ha aggiunto Prevost. I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono stati “tutti e due innamorati di Gesù e pronti a donare tutto per Lui”.
“Oggi è un giorno di gioia”
“Buongiorno a tutti, buona domenica e benvenuti. Fratelli e sorelle, oggi è una festa bellissima per tutta l’Italia, per tutta la Chiesa e per tutto il mondo”. Così Papa Leone XIV arrivando a sorpresa in Piazza San Pietro in Vaticano prima delle canonizzazioni dei Beati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. “È un giorno di molta gioia – ha detto ancora Prevost -, volevo salutare soprattutto tanti giovani ragazzi che sono venuti per questa santa messa. È veramente una benedizione del Signore, un dono di fede che vogliamo condividere. Dopo la messa spero di venire a salutarvi. Saluto i familiari dei due beati quasi santi, le delegazioni ufficiali, tanti vescovi e sacerdoti. Grazie. Saluto l’Azione Cattolica”. “Sentiamo tutti che Pier Giorgio e Carlo hanno vissuto l’amore nell’Eucarestia e nei poveri. Tutti noi siamo chiamati a essere santi”, ha concluso Prevost.
Nel corso della celebrazione, il Papa ha ricordato le due figure. Pier Giorgio Frassati, ha detto “ha incontrato il Signore attraverso la scuola e i gruppi ecclesiali – l’Azione Cattolica, le Conferenze di San Vincenzo, la FUCI, il Terz’Ordine domenicano – e lo ha testimoniato con la sua gioia di vivere e di essere cristiano nella preghiera, nell’amicizia, nella carità. Al punto che, a forza di vederlo girare per le strade di Torino con carretti pieni di aiuti per i poveri, gli amici lo avevano ribattezzato ‘Frassati Impresa’Trasporti’! Anche oggi, la vita di Pier Giorgio rappresenta una luce per la spiritualità laicale. Per lui la fede non è stata una devozione privata: spinto dalla forza del Vangelo e dall’appartenenza alle associazioni ecclesiali, si è impegnato generosamente nella società, ha dato il suo contributo alla vita politica, si è speso con ardore al servizio dei poveri”.
Carlo Acutis, ha aggiunto Leone XIV, “ha incontrato Gesù in famiglia, grazie ai suoi genitori, Andrea e Antonia – presenti qui oggi con i due fratelli, Francesca e Michele – e poi a scuola, anche lui, e soprattutto nei Sacramenti, celebrati nella comunità parrocchiale. È cresciuto, così, integrando naturalmente nelle sue giornate di bambino e di ragazzo preghiera, sport, studio e carità“.
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati: chi sono i due nuovi Santi
Carlo Acutis è il primo santo ‘Millennial’. Canonizzato oggi da Papa Leone XIV, Acutis è patrono di internet e modello che la Chiesa vuole proporre ai giovani nell’era della società digitale. La cerimonia di canonizzazione di Acutis si sarebbe dovuta tenere il 26 aprile scorso, in occasione del Giubileo degli Adolescenti, ma è stata sospesa a causa della morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile.
Carlo Acutis nasce a Londra il 3 maggio 1991, da genitori italiani. In Italia si trasferisce da piccolo per frequentare le scuole a Milano. A 15 anni è colpito da una leucemia fulminante e muore in pochi giorni nell’ottobre del 2006. Un’esistenza breve ma ricca di impegno, la sua, Acutis che ha unito fede – fortissimo il legame con l’Eucaristia e la Madonna – e spiritualità alla sua passione per internet. Insieme a uno studente di ingegneria informatica si è occupato del sito internet della parrocchia milanese di appartenenza, Santa Maria Segreta. Acutis ha progettato anche il nuovo sito internet per il volontariato dell’Istituto Leone XIII, e ha promosso e coordinato la realizzazione degli spot sempre per il volontariato di molte classi nell’ambito di un concorso nazionale. Ha trascorso tutta l’estate del 2006 a ideare il sito per il progetto, organizzando anche quello della Pontificia Accademia ‘Cultorum Martyrum’. Forte il suo legame con San Francesco: Acutis, infatti, era solito trascorrere la maggior parte delle sue vacanze ad Assisi, città dove è sepolto, in una casa di famiglia. Nella cittadina umbra, oltre a divertirsi con gli amici, imparò a conoscere San Francesco e Santa Chiara. Dal Santo Patrono d’Italia ha imparato a rispettare l’ambiente e a dedicarsi ai più poveri. Gli esempi del Santo Poverello e di Sant’Antonio di Padova lo hanno spinto a esercitare la carità nei confronti dei poveri, dei bisognosi, dei senzatetto, degli extracomunitari, che aiutava anche con i soldi risparmiati dalla paghetta settimanale. Carlo Acutis è stato beatificato nell’ottobre del 2020. Il miracolo riconosciuto per la canonizzazione riguarda il caso della sopravvivenza e della successiva guarigione rapida, completa e duratura di una giovane 21enne del Costa Rica, Valeria Valverde, che studiava a Firenze. A seguito di un incidente stradale nel 2022, la giovane subì un trauma cranico severo con multipli focolai lacero-contusivi cortico-sottocorticali, ed emorragia subaracnoidea sulcale omolaterale. La giovane era in fin di vita e la madre, che si trovava ad Assisi, andò a pregare davanti al corpo di Acutis che era lì sepolto: la sera la chiamarono dall’ospedale per dirle che la figlia si stava riprendendo.

“Verso l’alto“. Questo il motto e il centro della vita di Pier Giorgio Frassati, l’alpinista di Dio canonizzato da Papa Leone XIV. Nato a Torino il 6 aprile del 1901, figlio dell’editore e del direttore del quotidiano ‘La Stampa’, Alfredo. Nel 1919 si iscrive alla Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e poi entra nell’Azione Cattolica. Forte il suo impegno politico. Nelle tensioni del primo Dopoguerra è coinvolto in un apostolato sociale, che lo vede presente anche nelle fabbriche. Convinto della necessità di riforme sociali, nel 1920 entra nel Partito Popolare Italiano che considera un utile strumento per poter realizzare una società più giusta. Come rimarcato dal presidente dell’Azione Cattolica, Giuseppe Notarstefano, Frassati è stato “un antifascista fiero“. Impegno in politica, grande fede e passione per lo sport e la montagna. Frassati infatti è stato iscritto al Club Alpino Italiano e all’associazione Giovane Montagna. Frequenti le gite con gli amici (la Società dei Tipi Loschi) che erano occasione di apostolato. Frassati è sempre stato attento alle necessità degli altri, in particolare di poveri e ammalati, ai quali dona tempo, energie, la stessa vita visto che muore, nel luglio 1925, per una poliomielite fulminante, contratta probabilmente nell’assistere i poveri. Frassati è stato beatificato da San Giovanni Paolo II nel 1990. Il miracolo riconosciuto per la canonizzazione riguarda la guarigione di un seminarista dell’Arcidiocesi di Los Angeles, Juan Manuel Gutierrez, recentemente ordinato sacerdote nel giugno 2023.


