Il Pontefice ha ricevuto le Chiese Orientali, ai responsabili delle nazioni: 'Dialoghiamo'

La pace a ogni costo. Questo il messaggio lanciato da Papa Leone XIV nel corso dell’udienza giubilare ai fedeli delle Chiese Orientali. Un messaggio in continuità con l’inizio del Pontificato, inciso nell’incontro con chi vive da vicino il dramma della guerra.

“La pace di Cristo non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione, ma è un dono che guarda alle persone e ne riattiva la vita. Preghiamo per questa pace, che è riconciliazione, perdono, coraggio di voltare pagina e ricominciare. Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo”, ha detto Prevost aggiungendo che il Vaticano “è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace”.

L’appello di Leone XIV ai responsabili dei popoli: “Dialoghiamo”

Poi l’appello “col cuore in mano” ai responsabili dei popoli: “Incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo! La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime; perché gli altri non sono anzitutto nemici, ma esseri umani: non cattivi da odiare, ma persone con cui parlare. Rifuggiamo le visioni manichee tipiche delle narrazioni violente, che dividono il mondo in buoni e cattivi”.

Insomma, “la Chiesa non si stancherà di ripetere: tacciano le armi”. La guerra provoca violenza e orrore e i “massacri di tante giovani vite” dovrebbero “provocare sdegno, perché, in nome della conquista militare, a morire sono le persone”, ha detto il Papa.

Le parole di Papa Leone XIV alle Chiese Orientali

Nel corso dell’udienza Leone XIV si è rivolto alle Chiese Orientali. “Siete preziosi” ha detto il Pontefice, sottolineando che le Chiese Orientali “vanno amate: custodiscono tradizioni spirituali e sapienziali uniche, e hanno tanto da dirci sulla vita cristiana, sulla sinodalità e sulla liturgia; pensiamo ai padri antichi, ai Concili, al monachesimo: tesori inestimabili per la Chiesa”.

 
 
 
 
 
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Parolin sull’Ucraina e sul primo viaggio di Leone XIV

Di Ucraina ha parlato anche il Segretario di Stato della Santa Sede, card. Pietro Parolin. “Pace in Ucraina dopo incontro Istanbul? Speriamo sempre che ci siano spiragli di pace. Siamo contenti che finalmente ci sia un incontro diretto. Adesso vedremo, è prematuro dire cosa succederà, ma speriamo sia un punto di partenza serio. Noi veramente speriamo sia un punto di partenza”, ha detto a margine di un evento all’università Gregoriana.

Infine, se sulla possibilità di un viaggio di Papa Leone XIV dopo l’invito del presidente Volodymyr Zelensky Parolin ha detto che “è prematuro”. Parolin ipotizza che “il primo viaggio del Papa sarà a Nicea. Nicea è un momento importante per la chiesa cattolica e per l’ecumenismo. Era previsto che Papa Francesco andasse, immagino che Papa Leone si metterà nella stessa direzione

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