L'iter che precede le operazioni di voto che porteranno all'elezione del nuovo Papa

Tra pochi giorni, il 7 maggio, inizierà il Conclave che porterà all’elezione del nuovo Papa, dopo la morte di Papa Francesco, il 21 aprile scorso, e i funerali che si sono tenuti il 26 aprile. Prima dell’inizio delle operazioni di voto i cardinali chiamati a eleggere il nuovo Pontefice seguono un iter molto preciso. Ecco quali sono le tappe. 

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Conclave 2025, quando si riunisce: le tappe prima del voto

Il Conclave 2025 prende il via il 7 maggio. Si inizia con la Messa Pro Eligendo Pontifice che sarà celebrata quello stesso giorno alle ore 10. La seconda tappa, nel pomeriggio, quando i porporati si ritrovano all’interno della Cappella Paolina. Da qui cantando le litanie dei Santi e il Veni Creator Spiritus si avviano in processione verso la Cappella Sisitina.

Conclave, il giuramento dei cardinali

Giunti all’interno della Cappella Sistina il cardinale decano pronuncia per tutti gli elettori il giuramento: “Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, ‘Universi Dominici Gregis’, emanata il 22 febbraio 1996, con le modifiche apportate dal Sommo Pontefice Benedetto XVI con la Lettera Apostolica Motu Proprio data Normas nonnullas, del 22 febbraio 2013. Parimenti, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposizione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenuamente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l’elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell’elezione, concernente direttamente o indirettamente lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l’elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell’elezione del Romano Pontefice”.

Dopo questo passaggio ogni singolo porporato si reca all’Evangeliario e dice: “Ed io N. Cardinale N. prometto, mi obbligo e giuro”. Poi, posando la mano sul Vangelo dice: “Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano”. Dopo che l’ultimo cardinale avrà pronunciato queste parole il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie pronuncia la formula: ‘Extra Omnes’. Iniziano le votazioni.

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