“Quello che preoccupa delle condizioni del Pontefice è se sia cosciente e in grado di gestire la sua posizione. Ci sono segnali non confortanti, come la piastrinopenia e l’insufficienza renale, che, seppur non gravemente alterati, fanno pensare al rischio di sepsi. Bisogna attendere che gli antibiotici facciano effetto, sperando che l’infezione non comprometta la funzionalità di altri organi,” ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco ai microfoni di Radio Cusano, durante la trasmissione ‘5 Notizie’, in merito alle condizioni di salute di Papa Francesco.
Segnali preoccupanti
Pregliasco ha proseguito: “Sia l’insufficienza renale che la piastrinopenia possono essere collegate all’effetto dei farmaci, ma sono anche un segno che l’infezione purtroppo procede. Sono segnali preoccupanti, ma l’importante è che non ci sia insufficienza respiratoria. Il paziente è ora sostenuto da canule nasali per respirare, ma questo è solo un aiuto alla respirazione. Finché la situazione rimane questa, si può sperare, ma parliamo comunque di un ottantottenne con molte patologie che peggiorano il quadro clinico.”
Papa Francesco prototipo dell’anziano a rischio
Il virologo ha concluso il suo intervento con una riflessione generale: “Voglio sottolineare che il Papa non è l’unico anziano a rischio, ma ne è il prototipo. Stiamo vivendo un periodo in cui le infezioni virali aprono la porta a sovrainfezioni batteriche, soprattutto nei soggetti più fragili. Questo va visto come un’opportunità per promuovere le campagne vaccinali e la tutela degli anziani.”