Ratzinger, rogito nella bara: “Lottò contro pedofilia”

Ratzinger, rogito nella bara: “Lottò contro pedofilia”
Pope Francis lays his hand on the coffin during the funeral of Pope Emeritus Benedict XVI at St. Peter’s Basilica, Jan. 5, 2023, in Vatican City, Rome, Italy. This will be the first funeral of a Pope presided over by another Pope. Benedict XVI, whose secular name was Joseph Aloisius Ratzinger, died last December 31 at the age of 95, was the 265th pope of the Catholic Church and the seventh ruler of Vatican City from April 19, 2005 until his resignation on February 28, 2013. 05 JANUARY 2023;BURIAL;CARDINAL;MASS;ST. MARKS SQUARE;FUNERAL;COFFIN;WOODEN CASKET Stefano Spaziani / Europa Press 01/05/2023 (Europa Press via AP)

Il documento inserito in un cilindro di metallo nella bara del Papa emerito Benedetto XVI

E’ il giorno dei funerali di Papa Ratzinger.Lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione”. Questo quanto si legge nel ‘Rogito per il pio transito di Sua Santità Benedetto XVI, Papa emerito’, che è stato inserito in un cilindro di metallo è stato posto nella bara di Ratzinger.

Il documento – un testo scritto in latino che descrive non solo il pontificato ma l’intera vita di Joseph Ratzinger – comincia così: “Nella luce di Cristo risorto dai morti, il 31 dicembre dell’anno del Signore 2022, alle 9,34 del mattino, mentre terminava l’anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l’amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre. Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito. Benedetto XVI è stato il 265esimo Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell’intera umanità”.

 

“Il magistero dottrinale di Benedetto XVI – conclude il Rogito su Ratzinger – si riassume nelle tre Encicliche Deus caritas est (25 dicembre 2005), Spe salvi (30 novembre 2007) e Caritas in veritate (29 giugno 2009). Consegnò alla Chiesa quattro Esortazioni apostoliche, numerose Costituzioni apostoliche, Lettere apostoliche, oltre alle Catechesi proposte nelle Udienze generali e alle allocuzioni, comprese quelle pronunciate durante i ventiquattro viaggi apostolici compiuti nel mondo. Di fronte al relativismo e all’ateismo pratico sempre più dilaganti, nel 2010, con il motu proprio Ubicumque et semper, istituì il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui nel gennaio del 2013 trasferì le competenze in materia di catechesi. Lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione. Come teologo di riconosciuta autorevolezza, ha lasciato un ricco patrimonio di studi e ricerche sulle verità fondamentali della fede”.

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