L'ex star del football americano è morto all'età di 76 anni: fu accusato dell'assassinio dell'ex moglie Nicole Brown

 Ex star del football americano, passato poi al cinema, O.J. Simpson, morto all’età di 76 anni, diventa famoso in tutto il mondo nel 1994 quando viene accusato dell’omicidio della sua ex moglie. Il 13 giugno 1994 Nicole Brown e l’amico Ronald Lyle Goldman vengono trovati morti, accoltellati, nella casa della donna a Brentwood, Los Angeles. Dopo un interrogatorio Simpson venne arrestato e rilasciato dopo poche ore ma poi nuovamente incriminato. La polizia lo andò a cercare a casa di un amico ma l’ex campione era sparito. O.J. e l’amico Al Cowlings fuggirono in auto verso Orange County, inseguiti dalla polizia, e dagli elicotteri delle tv di mezza America. L’inseguimento fu trasmesso in diretta. L’ex star Nfl, che aveva una pistola, e l’amico tornarono a casa di Simpson. Dopo aver minacciato il suicidio O.J. si arrese e fu arrestato. 

Morto OJ Simpson
Morto OJ Simpson

Assolto dopo il “processo del secolo”

Il pubblico rimase ipnotizzato dal suo “processo del secolo”, anche quello trasmesso in diretta tv e durato quasi un anno. Il caso scatenò dibattiti su razzismo, genere, abusi domestici, e anche cattiva condotta della polizia e divise fortemente l’opinione pubblica. Alla fine Simpson venne dichiarato innocente. Due anni dopo però una giuria separata del processo civile, per lo stesso delitto, lo ritenne responsabile delle morti e gli ordinò di pagare 33,5 milioni di dollari ai familiari delle vittime.

Un decennio più tardi Simpson fu protagonista, con cinque uomini che conosceva a malapena, di uno scontro con due commercianti di cimeli sportivi in un’angusta stanza d’albergo di Las Vegas. Due uomini con Simpson erano armati. Una giuria lo condannò per rapina a mano armata e altri reati.

Imprigionato all’età di 61 anni, ha scontato nove anni in una prigione del Nevada settentrionale, compreso un periodo come custode di una palestra. Non si è pentito quando è stato rilasciato in libertà vigilata nell’ottobre 2017. La commissione per la libertà vigilata lo ha sentito insistere ancora una volta sul fatto che stava solo cercando di recuperare cimeli sportivi e di famiglia che gli erano stati rubati dopo il suo processo penale a Los Angeles.

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