Durante la Seconda guerra mondiale il capoluogo ligure fu bersaglio di pesanti bombardamenti

Genova e la Liguria solidali con il popolo ucraino, le parole del presidente Zelensky che, davanti al Parlamento italiano, ha paragonato la città distrutta di Mariupol con Genova hanno toccato profondamente la politica e la comunità genovese. Il capoluogo ligure ha un ricordo preciso, riaffiorato di fronte alle parole del leader ucraino, e riporta indietro l’orologio di circa 80 anni, al 1940-1941 quando la città fu bersaglio di una doppia raffica di bombardamenti, nel corso della Seconda guerra mondiale. La prima volta le bombe arrivarono dal mare, nel giugno del ’40, colpendo diversi obiettivi tra cui Vado Ligure e il capoluogo ligure e provocando 9 morti tra i civili. La seconda ad opera della Royal Navy aveva negli obiettivi acciaierie e cantieri ma colpì anche edifici civili e storici. Nella cattedrale di San Lorenzo un proiettile da 381 millimetri dopo aver penetrato due muri portanti dell’edificio finì, inesploso, sul pavimento di una delle navate.

I morti in questo caso furono 144, 272 i feriti, molti rimasti letteralmente sepolti dai palazzi colpiti, tra il centro storico e i quartieri collinari.

“Capisco che abbia citato Genova – ha commentato in giornata il sindaco, Marco Bucci – noi non immaginiamo Genova bombardata, non vogliamo certamente la guerra. Genova ha già subito i bombardamenti, nella storia. Parecchi anche, gli ultimi tre o quattro della seconda guerra sono stati terribili, quindi non vogliamo una cosa di questo tipo”. Reazione alla quale si è aggiunto un invito: “Il fatto che abbia citato Genova – ha proseguito Bucci – significa che la conosce. Speriamo che finisca tutto presto e che possa venire qui”.

Ad ulteriore riprova del legame tra Liguria e Ucraina, anche il gemellaggio risalente al 1979 tra la città della Lanterna e Odessa. Solo in queste prime settimane dai dati della regione sono oltre 3mila i profughi ucraini accolti sul territorio ligure, non solo nel suo capoluogo, e per la maggioranza ospiti di parenti, familiari o amici, a dimostrazione dei legami sociali esistenti.

In giornata è poi arrivata una proposta, questa volta dal candidato sindaco del centro sinistra genovese alle prossime amministrative, Ariel Dello Strologo che dopo le parole di Zelensky lancia l’idea di un gemellaggio Genova-Mariupol. “Cogliamo l’appello del presidente ucraino – ha detto Dello Strologo – che arriva a toccare le corde più profonde e la sensibilità di Genova, che con quella regione dell’Ucraina ha legami di lunga data, che affondano nella storia. E che trovano espressione concreta, fin dal 1979, nel gemellaggio tra la nostra città e quella di Odessa”. “Con il parallelo richiamato da Zelensky, tra Genova e Mariupol – ha proseguito – che non sono solo due belle città, ma sono entrambe realtà portuali, affacciate sul mare – quello Ligure e quello d’Azov – che hanno vissuto la tragica esperienza dei bombardamenti, proponiamo un gemellaggio, in segno di solidarietà con Mariupol. E aspettiamo il suo sindaco a Genova il prima possibile, alla fine di questa terribile guerra”.

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