Roma, 22 lug. (LaPresse) – Le Golf-Cart “non potrebbero essere mezzi di trasporto pubblico, non hanno né licenza né autorizzazione, non sono mezzi omologati e non hanno i requisiti che richiede la normativa italiana”. Lo dice a LaPresse Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi, lamentando l’utilizzo sempre più diffuse da parte di hotel e tour operator di questo mezzo di trasporto che, fino a poco tempo fa, si vedeva solo sui campi da golf. “E’ passata un’interpretazione di alcuni passaggi del Codice della Strada e di alcune circolari del Mit per cui si sostiene che gli alberghi possano utilizzarle per offrire un servizio ai propri clienti. E’ una forzatura ma evidentemente c’è una forma di tolleranza da parte delle istituzioni a queste nuove forme di abusivismo velato che prolifera”, chiosa Bittarelli. Tuttavia, restano alcuni nodi di sicurezza: “Non si capisce come sono immatricolate, non hanno le cinture di sicurezza e non si quali massimali di assicurazione abbiano”, elenca il presidente di Uritaxi ricordando che le auto bianche o a noleggio hanno “un massimale minimo pari a 10 milioni di euro. Si tratta pur sempre – osserva in conclusione – di persone che si muovono su un mezzo che deve avere dei requisiti di sicurezza, con una persona con dei titoli per farlo sennò tutti fanno tutto”.

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