Roma, 9 lug. (LaPresse) – Tra le 18 persone arrestate questa mattina nel blitz antimafia del centro operativo della Dia, coordinato dalla DDA di Roma, sono finiti in manette, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese, rispettivamente figli del cassiere della Banda della Magliana, Enrico e il figlio del boss Michele Senese detto ‘O pazz’. i coordina con il Macori e sovrintende alle principali attività illecite dell’associazione. Il Gip del tribunale di Roma, in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere scrive su Vincenzo Senese: ” un’alleanza con Salvatore D’Amico per gestire ed espandere le illecite attività nel territorio della capitale. Con il contributo del Macori mantiene il controllo degli interessi affaristico/criminali nel settore idrocarburi grazie al contributo di Piero Monti. Essendo figlio di Michele Senese funge anche da garanzia per gli investimenti delle ‘ndrine Morabito e Mancuso, e dal clan Rinaldi/Formicola nel commercio di idrocarburi attraverso la rete di imprese collegate al Monti. E’ presente agli incontri del vertice del sodalizio che si svolgono anche presso l’abitazione del Macori”. Su Antonio Nicoletti invece: “gode del potere criminale affermato dalle attività illecite del padre Enrico e si presenta come interlocutore per tutte le organizzazioni criminali con interessi sull’area metropolitana. In tal senso, coordina l’operato dei suoi sodali per la gestione complessiva delle attività di riciclaggio alimentate con illecite provviste del clan di appartenenza e con quelle messe a disposizione dal clan D’Amico/Mazzarella, intervenendo a tutela degli interessi del sodalizio, dirimendo tensioni tra le varie consorterie e riaffermando in tal modo il proprio prestigio criminale ed assicurando il pieno controllo dell’organizzazione”.

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