Milano, 6 feb. (LaPresse) – “Due ore fa abbiamo chiesto se fosse il caso di andare in alcuni villaggi che conosciamo per i nostri progetti e ci hanno risposto ‘non c’è altro da vedere che le macerie, le stesse che avete visto l’altra volta, le stesse della guerra, in cui però le persone abitavano in situazioni molto pericolose”. Lo racconta a LaPresse Pietro Caburrosso, capo missione in Siria della Ong Intersos, che si trova in questo momento nel Governatorato di Hama, 260 chilometri a sud di Gaziantep individuato come l’epicentro del terremoto che ha sconvolto la Siria e la Turchia.

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