Ma secondo il tycoon il materiale sequestrato dall'Fbi nella residenza di Mar-a-Lago era "tutto declassificato"

L’Fbi sta indagando Donald Trump per la potenziale violazione dell’Espionage Act, la legge anti spionaggio. Lo riporta Politico, che ha avuto accesso agli atti relativi alla perquisizione effettuata lunedì nella residenza dell’ex presidente a Mar-a-Lago, in Florida.

 Anche il New York Times riporta il contenuto dell’atto giudiziario con il quale gli agenti dell’Fbi hanno perquisito la residenza di Donal Trump. L’ex presidente è indagato per tre reati.

Il primo riferibile all’Espionage Act, la legge anti spionaggio, che punisce l’illecito possesso di informazioni relative alla difesa che potrebbero danneggiare gli Stati Uniti o beneficiare un Paese straniero; distruzione o occultamento di documenti per ostruire un’indagine governativa o un procedimento amministrativo; illecita rimozione di documenti governativi.

È da sottolineare che nessuna di queste leggi viene chiamata in causa nei procedimenti penali quando il materiale in questione è declassificato. Questo significa che il materiale sequestrato nella residenza di Trump era classificato come riservato o top secret.

Ma Trump nega. Il materiale sequestrato dall’Fbi nella residenza di Mar-a-Lago era “tutto declassificato”. È quanto sostiene Donald Trump atttraverso il suo social media Truth. Il materiale, afferma l’ex presidente, era in un “luogo sicuro, con un lucchetto aggiuntivo su loro richiesta”.

Secondo il mandato di perquisizione e la lista del materiale sequestrato a Mar-a-Lago, Trump avrebbe impropriamente sottratto materiale riservato e top secret concernente la sicurezza nazionale ed è attualmente indagato dall’Fbi per violazione della legge sullo spionaggio e per altri reati.

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