Milano, 1 giu. (LaPresse) – “Noi aspettiamo da 6 anni che Marco Venturi ci dica cosa è accaduto, visto che come ha scritto lui nell’unica mail che mi ha mandato, lei non si è suicidata. Faccia l’uomo e parli”. È questo l’appello di Giorgia Benusiglio, sorella della stilista trovata morta impiccata ad un albero in piazza Napoli nel maggio di 6 anni fa. A processo è finito l’ex fidanzato Marco Venturi, che davanti al gup Raffaella Mascarino deve rispondere di omicidio, stalking e lesioni. Per lui il pm Francesca Crupi ha chiesto una condanna a 30 anni. La sentenza è prevista per il prossimo 8 giugno. “Lei si appoggiava su di me, avevamo perso il papà da poco e non volevamo pesare sulla mamma”, ha detto Giorgia al termine dell’udienza, ricordando come su suo consiglio Carlotta avesse lasciato Marco, che la maltrattava, per poi finire sempre per riaccoglierlo nella sua vita. “Se una persona ha necessità di dire quello che è avvenuto, se voleva bene a Carlotta, perché ci ha lasciate in questa angoscia, dolore, devastazione? Perché è sparito fin da subito? Perché non ha mai detto quello che è successo? “, si chiede Giorgia. “Con Marco abbiamo discusso più volte – ha concluso Giorgia – . Gli ho chiesto di stare lontano da mia sorella perché sarebbe finita male. Era una morte annunciata, ce lo aspettavamo”.

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