Milano, 13 gen. (LaPresse) – Boris Johnson, all’indomani delle sue scuse alla Camera dei Comuni per il ‘partygate’, affronta appelli alle dimissioni da parte di alti membri del suo partito conservatore per avere partecipato alla festa nel giardino di Downing Street il 20 maggio del 2020, mentre il Regno Unito era in lockdown. Si tratta – riferisce la Bbc – del leader dei Tory in Scozia Douglas Ross, nonché dei deputati William Wragg e Caroline Nokes. Ross, che è anche deputato e membro del Parlamento scozzese, ha avvertito che scriverà alla Commissione 1922, che organizza le competizioni per la leadership conservatrice, affinché registri la sua mancanza di fiducia nel primo ministro. Serve che un minimo di 54 deputati conservatori invii lettere alla Commissione per far scattare la sfida per la leadership.

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