Milano, 13 mag. (LaPresse) – “Io a Giuseppe Sala avevo fatto una proposta tremendamente seria. L’ha presa come una battuta e non come una cosa seria e mi ha dato fastidio. Poi ha detto che sarebbe stato un sindaco indipendente, ma sul merito non ha detto niente. Poi ha dato una risposta veramente fuori luogo: ‘Non farò mai il vicesindaco della Lega’. Sì, certo, ha fatto il direttore generale della Lega (ai tempi di Expo, ndr). A questo punto, anch’io rispondo sullo stesso livello. L’ho trovato deludente, perché il mio argomento era molto serio, cioè la riproposizione su declinazione territoriale della concordia nazionale non condizionata, ma concessa dal vincitore per ottenere, appunto, la concordia con l’altra metà della città”. Così a LaPresse Gabriele Albertini, corteggiato dal centrodestra per la candidatura a sindaco di Milano, che in una lettera nei giorni scorsi aveva scritto: “Se fossi stato candidato e se fossi stato eletto, ecco il mio primo atto, da sindaco di Milano: chiedere a Beppe Sala, d’entrare nella Giunta Municipale, come vicesindaco”. “Su quello non ha risposto e non sarà mai, credo, nella condizione di rispondere, perché o ha un’altra visione del mondo o ha una maggioranza che lo condiziona più di quanto sarebbe stato con me”, ha aggiunto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata