Bologna, 5 apr. (LaPresse) – “Non voglio essere blasfemo, ma la situazione è che da 14 mesi un ragazzo innocente è sottoposto a uno stillicidio di udienze che è come la via Crucis”. A dirlo a LaPresse è Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International proprio nel giorno in cui si è svolta al Cairo la nuova udienza che deciderà delle sorti di Patrick Zaki. Un’udienza che è finita, ma del cui esisto si saprà probabilmente solo domani: “È un sistema punitivo, non solo per Patrick, è un sistema che punisce il dissenso e l’attivismo. Il sistema giudiziario egiziano è imprevedibile e schizofrenico. Inizia una attesa angosciante”. “C’è la novità che la difesa ha chiesto la sostituzione dei giudici, c’è la sensazione che nei confronti di Patrick ci sia ub accanimento giudiziario. Ma ancora non sappiamo l’esisto di questa richiesta”, aggiunge Noury.

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