Da Elio e Le Storie Tese passando per Piero Pelù e Vinicio Marchioni sono tanti gli artisti che hanno abbandonato l'ex "Twitter"
C’è chi parla di situazione allarmante, chi paragona il social a una cloaca e chi minaccia di andarsene ma poi ci ripensa. I vip si sentono chiamati ad esprimere la loro opinione con gesti eclatanti e significativi sulla condotta di Elon Musk, le sue dichiarazioni vengono tacciate spesso come inquietanti, di essere di estrema destra o razziste. Già in passato c’erano state rimostranze e critiche da parte di alcuni personaggi dello showbiz come la modella Gigi Hadid che aveva abbandonato ‘Twitter’ a pochi giorni dall’acquisizione da parte di Elon Musk, e dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni di martedì scorso, anche i fan della “democratica” Taylor Swift hanno iniziato a fuggire da ‘X’ approdando su ‘Bluesky‘.
Il boicottaggio degli artisti italiani
A seguito della recente nomina di Elon Musk da parte del tycoon per guidare un nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo, e dopo le sue esternazioni sui giudici italiani in merito ai trattenimenti di migranti in Albania, le polemiche si fanno più aspre anche tra gli artisti italiani. Gli ultimi a lasciare la piattaforma ‘X’ sono Elio e le Storie Tese che chiudono il loro profilo con oltre 485mila follower: “Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X ormai sempre più simile a una cloaca – scrive la band nel suo ultimo post sul social del patron di Tesla – Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso. Potrete continuare a trovarci sul nostro sito e sugli altri social”.
Visualizza questo post su Instagram
Il dito medio di Piero Pelù
Mentre ieri Piero Pelù ha dato l’addio alzando il dito medio, una foto lo ritrae nel suo ultimo saluto al social a causa delle “pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da Elon Musk. Ho deciso di chiudere il mio profilo sulla piattaforma ‘X’ di sua proprietà – ha annunciato l’artista nel post – Molti mi dicono che sono un folle a prendere questa decisione ma credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali anche attraverso le propagande politiche. Dopo avere già ridotto a semplice vetrina la mia pagina ‘FB’ ora chiudo ‘X’ per un aperto dissenso verso chi la gestisce. Ai miei 450.000 amici dico vediamoci su Instagram e ai miei concerti, nei bar, nelle strade, nelle librerie dove la vita vera e tangibile ancora esiste”.
“Vabbè, non cambia niente e nessuno sentirà la mia mancanza qua sopra. Tanto siamo sempre gli stessi di qua e di là. Chi ha voglia di sapere le cose mie, ci sono gli altri canali – è il tweet dell’attore Vinicio Marchioni che dà l’arrivederci nei teatri o al cinema – Chiudo. State bene”. Infine il compositore e direttore d’orchestra Nicola Piovani scrive quello che sembra essere il suo ultimo post: “È arrivato il momento di uscire”. La lotta oggi dunque si fa sempre di più anche sui social e sulla scia di questi boicotaggi prestigiosi potrebbero essere molti altri a lasciare la piattaforma di Elon Musk.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata