Confermata la decisione della Commissione europea del 2016. Dublino: "Rispetteremo la sentenza"

La Corte dell’Ue ha annullato la sentenza del Tribunale sui ruling fiscali adottati dall’Irlanda a favore della Apple. Ha sentenziato definitivamente sulla controversia confermando la decisione della Commissione europea del 2016: Dublino ha concesso a Apple un aiuto illegale di 13 miliardi di euro che lo Stato è tenuto a recuperare.

Vantaggi fiscali a Apple

Otto anni fa la Commissione ha deciso che alcune società appartenenti al gruppo Apple avevano beneficiato, dal 1991 al 2014, di vantaggi fiscali costitutivi di un aiuto di Stato concesso dall’Irlanda. Questo aiuto riguardava il trattamento fiscale degli utili generati da attività dell’azienda al di fuori degli Usa. Nel 2020 il Tribunale ha annullato la decisione adottata dalla Commissione, ritenendo che quest’ultima non avesse sufficientemente dimostrato l’esistenza di un vantaggio selettivo a favore di tali società. Nel pronunciarsi sull’impugnazione, la Corte ha annullato a sua volta la sentenza del Tribunale confermando, al contrario, la decisione precedente. 

Irlanda: “Rispetteremo sentenza Corte Ue”

Il governo irlandese ha affermato che “rispetterà” le conclusioni della Corte di giustizia europea. Per questo Dublino ha fatto sapere che avvierà il processo di trasferimento delle attività contenute nel conto fiduciario, costituito principalmente da titoli di Stato europei anziché da contanti. Lo riporta Irish Times. “La posizione irlandese è sempre stata che l’Irlanda non concede trattamenti fiscali preferenziali a nessuna azienda o contribuente”, ha affermato l’esecutivo di Simon Harris in una nota.

Google, Corte Ue conferma multa da 2,4 miliardi

Allo stesso tempo la Corte Ue si è pronunciata su un altro colosso tech, Google. L’azienda informatica americana, infatti, è stata multata con un’ammenda da 2,4 miliardi di euro per aver abusato della propria posizione dominante favorendo il proprio servizio di comparazione di prodotti. La sanzione era già stata inflitta nel 2017 e adesso è stata confermata. 

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