Tokyo 2020, Italia fa incetta di medaglie ma serve scatto in corsa all’oro

Medagliere azzurro a quota 24, solo due del metallo più pregiato

 Una freccia che per un soffio non trova il dieci, un piattello mancato, una bracciata. E’ il tormentone dell’Olimpiade italiana a metà del cammino. Il numero di medaglie conquistate, ben 24, è sicuramente superiore alle previsioni della vigilia a questo punto del viaggio, ma quelle d’oro sono solamente due. A far suonare l’inno di Mameli sono stati Vito Dell’Aquila nel taekwondo, il primo giorno di gare, e la coppia Cesarini-Rodini nel doppio pesi leggeri femminile di canottaggio. In tante altre occasioni invece l’urlo è rimasto in gola.

Se, come dice Diana Bacosi argento per un piattello nello skeet, ai Giochi “ci vuole anche fortuna” l’Italia è sicuramente in credito. Basti pensare che al momento gli Azzurri sono al 15esimo posto del medagliere (2-8-14) ma, se si guarda il conteggio totale delle medaglie, solo sei nazioni hanno fatto meglio della spedizione tricolore. Una testimonianza della bontà del movimento sportivo italiano, contando anche che sono giunte da diversi sport differenti.

L’Italia conquista ben 14 bronzi

Ad ora però la specialità della casa sembra essere il bronzo. L’Italia ne ha conquistati ben 14 ed è la nazione che per più volte è salita sul terzo gradino del podio a pari merito con l’Australia. Si tratta infatti dell’edizione dei Giochi con il più alto numero di terzi posti. Il precedente primato erano i 13 bronzi registrati nell’edizione di Roma 1960 e Sydney 2000.

Una tendenza che l’Italia Team cercherà di invertire nei prossimi giorni. Le carte da giocarsi ci sono ancora e sono molteplici. Si parte già domani (domenica) con la squadra di fioretto maschile chiamata a mettere il punto esclamativo sulla fin qui non convincente spedizione della scherma nella terra del Sol Levante. Occhi puntati anche su Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero, ultima prova in vasca prima che il carpigiano si butti a capofitto nelle acque libere. Ma da Elia Viviani nel ciclismo su pista al duo di velisti Titta-Banti passando per il lottatore Frank Chamizo e la ginnasta Vanessa Ferrari, senza dimenticare il Settebello e le due squadre di volley tutti possono ambire al gradino più alto del podio. Alcune delusioni arriveranno, è inevitabile, ma allo stesso tempo potrebbero pure esserci delle sorprese, come ad esempio dal karate. Gli otto ori di Rio sono ancora raggiungibili ma occorre quel killer istinct che fino a ora è mancato. Sono i dettagli a fare la differenza.

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