Le ragazze in campo per Gran Bretagna-Cile e Usa-Svezia a sostegno del movimento 'Black Lives Matter'

Tutte in ginocchio contro razzismo. Ufficialmente le Olimpiadi devono ancora partire – la cerimonia inaugurale è in programma venerdì – ma sui campi da calcio è già andata in scena la prima manifestazione politico/sociale di questa anomala edizione dei Giochi. Le ragazze delle nazionali di Gran Bretagna e Cile (2-0) hanno espresso il loro sostegno al movimento ‘Black Lives Matter‘ inginocchiandosi prima del fischio d’inizio del match che ha aperto il torneo femminile a cinque cerchi. Lo stesso copione si è verificato poco dopo, quando è toccato a Usa e Svezia scendere in campo. Nel momento in cui le campionesse del mondo in carica si sono inginocchiate, le rivali scandinave non hanno esitato a imitarle. Per poi travolgerle durante i novanta minuti con un netto 3-0, con doppietta di Blackstenius e rete della juventina Hurtig.

Il no alle discriminazioni

Da Sapporo al Tokyo Stadium c’è un filo conduttore che collega le calciatrici in missione in Giappone: il no alle discriminazioni, al razzismo e all’omofobia. “Inginocchiarsi è permesso. Non è una violazione della regola 50 del Cio – si è affrettato a dire il numero uno del Cio Thomas Bach – Questo è quello che c’è scritto nelle linee guida del Cio”.

Rapinoe: “Facciamo sentire la nostra voce”

Le calciatrice sono riuscite lì dove i colleghi uomini, agli Europei, hanno fallito. Trovando unità di intenti e solidarietà, senza indugi e senza compromessi. D’altra parte proprio Megan Rapinoe, la stella del team Usa, era state tra le prime atlete a inginocchiarsi dopo la morte di George Floyd. “E’ un’opportunità per noi per continuare a usare la nostra voce per continuare a parlare di cose che ci riguardano intimamente in modi diversi – ha sottolineato Rapinoe al termine del match a proposito della ‘vetrina’ olimpica – Siamo sulla scena globale, l’attenzione della gente è rivolta a un unico posto. Le persone guardano a quello che succede a Tokyo in termini di sport e anche a molte altre cose”.

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