Sinner trionfa a Wimbledon 2025 e anche in tv, ma è rivolta social contro Rai e istituzioni

Sinner trionfa a Wimbledon 2025 e anche in tv, ma è rivolta social contro Rai e istituzioni
(AP Photo/Kirsty Wigglesworth)

L’emittente pubblica nel mirino sui social per la mancata diretta in chiaro. Critiche anche ai rappresentanti delle istituzioni assenti a Wimbledon

La finale Sinner-Alcaraz a Wimbledon 2025 vinta dall’azzurro traina gli ascolti tv di domenica 13 luglio per TV8 che l’ha trasmessa in chiaro. Sui social, però, tiene banco la polemica per la mancata diretta da parte della Rai e per l’assenza delle istituzioni. La possibilità di assistere in chiaro alla partita, storica per i sempre più numerosi amanti italiani del tennis, non è bastata a placare gli animi di chi punta il dito contro l’emittente pubblica. Per questo motivo, ora la Rai è in tendenza su X con migliaia di post.

Le polemiche contro la Rai…

“Ma vi sembra normale che la Rai, superpagata con i nostri canoni, non debba trasmettere un evento importante come la finale di Wimbledon dove per la prima volta un tennista italiano si aggiudica il prestigioso trofeo? A mio avviso, la Rai va privatizzata”; “Solo vergogna per la Rai! Il mondo festeggia Sinner e noi paghiamo il canone per 4 programmi demenziali!”; “È molto semplice. Da tantissimi anni ormai la Rai non compra i diritti per le trasmissioni sportive importanti. Preferisce invertire nei pacchi o nelle trasmissioni tipo soap. Se avesse provato a comprare i diritti della finale con Sinner, Sky avrebbe chiesto delle cifre stratosferica”. E’ questo il tenore dei commenti che circolano su X.

…e sull’assenza delle istituzioni

Ad alimentare le polemiche vi è anche la mancata presenza delle istituzioni italiane a Wimbledon per l’ultimo atto del torneo. Tra le autorità era presente il presidente della Federazione italiana tennis e padel (Fitp), Angelo Binaghi, mentre il neo presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha motivato la sua assenza congratulandosi con Sinner in un comunicato. “È sul tetto del mondo. È stato entusiasmante, un fenomeno, un ragazzo semplice ma al tempo stesso determinato. Ho visto la partita in televisione perché non c’erano aerei che mi consentivano di rientrare a Roma per la Giunta di domani mattina, però non vedo l’ora di potergli fare i complimenti di persona”, ha detto Buonfiglio. Non è passata inosservata nemmeno l’assenza dei più alti rappresentanti dello Stato nel giorno in cui l’Italia ha festeggiato la prima vittoria di un azzurro nel più prestigioso torneo dello Slam.

“Per la finale del torneo di tennis più importante al mondo c’era il re di Spagna a fare il tifo per Alcaraz. Dall’Italia invece il vuoto pneumatico a sostenere Sinner. Compresa la Rai. No vabbè”; “E la Rai ? Io sono abbonato Sky da 20 anni ma posso dire che la Rai è vergognosa. Andava trovato un accordo e trasmesso su Rai 1, piuttosto in differita di 3 min per non dar noia a Sky. Che vergogna. Sorvolo sulla assenza nel Royal box di una qualsiasi rappresentanza del paese”, si legge ancora nei commenti sui social dopo il trionfo di Sinner.

Il tema della trasmissione in chiaro di Wimbledon, quantomeno della finale, potrebbe tornare d’attualità anche negli anni a venire. A giugno, infatti, Sky ha annunciato di avere acquisito i diritti per la trasmissione dell’evento anche per il quadriennio 2027-2030, oltre a quelli per l’edizione del prossimo anno quando Sinner si presenterà da campione in carica.

Abodi: “Capita anche a un ministro di doversi fermare”

“L’ho vissuta a distanza, perché rispetto ad altre volte non sono andato. Capita anche a un ministro di aver bisogno di fermarsi per passare del tempo con la famiglia. Ma la cosa importante è saper gioire da presenti o da diversamente presenti ad una impresa che unisce tutti”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi intervenuto a La Politica nel Pallone su Gr Parlamento, a proposito dell’assenza dei vertici istituzionali alla finale di Wimbledon. “Poi c’è chi ha diritto alla polemica e di cui ho rispetto: non c’era nessun membro del governo e delle istituzioni, può capitare. Ce ne dispiace che sia capitato in questa circostanza, sarebbe stato bello esserci ma a volte anche noi abbiamo circostanze nella vita che ci impedisce di fare qualcosa. Ma questo non credo che meriti un giudizio che tutto sommato distoglie dalla grande gioia che dovrebbe accomunarci. La cosa più importante è celebrare la vittoria di Jannik”, ha aggiunto.

Sinner da Mattarella e Meloni? A ogni vittoria c’è stata una celebrazione e sono convinto che non mancherà -ha risposto Abodi-. Serve semplicemente trovare un punto di incontro tra l’agenda delle istituzioni e l’agenda sportiva di Jannik che ha la priorità. Quando lui sarà pronto e vorrà sicuramente saremo tutti qui pronti ad accoglierlo, ad abbracciarlo e ad abbracciare anche idealmente la coppa che ha vinto meritatamente”.

Berruto (Pd) all’attacco: “Dovevano essere lì”

“L’assenza delle istituzioni italiane alla finale di Wimbledon? Certo, dispiace, vedere il Re di Spagna da una parte e nessuno degli italiani dall’altra non ha fatto piacere a nessuno. È un peccato che non ci fosse una rappresentanza istituzionale. Ci doveva essere qualcuno, non è robetta quella che è successa, qualcosa di storico”, è il commento a LaPresse di Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd alla Camera dei Daputati. “Mi ha colpito anche molto l’assenza del presidente del Coni, neo eletto, che si trova tra le mani un evento epocale della storia dello sport. Magari la Giunta la si poteva posticipare…”, tiene a precisare Berruto.

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