Match senza storia per l'azzurro nei quarti contro il norvegese: vittoria per 6-0, 6-1 in meno di un'ora di gioco
Un braccio di ferro dai capelli rossi. Era questo il cartello apparso sugli spalti del ‘Centrale’ del Foro Italico di Roma nei quarti di finale degli Internazionali 2025 tra le mani di una giovane fan, la migliore fotografia possibile per sintetizzare la forza dirompente di Jannik Sinner. Sembra che l’altoatesino non si sia mai fermato e che i tre mesi di stop per il caso Clostebol gli abbiano soltanto aumentato i superpoteri. Contro Casper Ruud, nel match che metteva in palio la semifinale, il numero uno del ranking ha stravinto in due set con un devastante 6-0 6-1 mostrando una superiorità quasi brutale. Se voleva sfatare il tabù dei quarti, scoglio oltre il quale non era mai andato, ha trovato il modo e la maniera migliore per farlo. Il suo successo celebra anche un record. Perché Jannik raggiunge Lorenzo Musetti in questa edizione stellare e ora sono due gli italiani in semifinale, non accadeva dal 1957, quando Nicola Pietrangeli batté in finale Beppe Merlo.
Sinner-Ruud, un match senza storia
Nel primo set Jannik è stato protagonista di un tennis stellare, ai limiti della perfezione annichilendo l’avversario numero 7 del ranking con una facilità quasi disarmante. Chiudendo la prima frazione 6-0 in appena 28′, ha lasciato all’avversario la bellezza di soltanto sette punti. Numeri da autentico fuoriclasse, di chi ha una fame di vittoria che si è triplicata dopo lo stop. Quei piccoli granelli di sabbia che erano entrati nel suo ingranaggio rimasto ai box sono stati del tutto eliminati e Jannik alla quarta partita è tornato quella macchina da punti, fatta di talento, aggressività, precisione chirurgica nei colpi. Ruud è apparso quasi frastornato nella prima frazione, quasi a chiedersi cosa stesse succedendo. In ogni colpo Sinner metteva la pallina profonda, a sfiorare le righe, ad ogni tentativo di reazione pioveva sulla testa del norvegese una serie di colpi magistrali, tra dritti e rovesci incrociati profondissimi, che ne fiaccavano lo spirito. E c’è chi sugli spalti si sarà chiesto se c’era la possibilità del rimborso del biglietto per la breve durata del confronto tanto atteso. “Sinner qui la chiude in 5 minuti”.
Oggi la semifinale contro Tommy Paul
Ce ne ha messi in tutto poco più di 60 per regalarsi la semifinale contro lo statunitense Tommy Paul in programma questa sera, venerdì 16 maggio, non prima delle 20.30. Al terzo gioco della seconda frazione, quando Ruud si è preso il game dopo averne persi otto di fila, il norvegese ha festeggiato alzando le braccia al cielo come se avesse vinto il match. E ha abbozzato un sorriso quasi a dire, ‘Almeno uno, ce l’ho fatta‘. Una reazione che avrebbe fatto chiunque davanti ad un colosso che ha chiuso i conti tra smorzate e dritti di rara efficacia e potenza con un 6-1 finale.
Sinner: “Ho giocato tatticamente un match perfetto”
Jannik Sinner, ‘il peccatore’ reduce mercoledì dalla visita dal Papa in Vaticano, ha giocato da Leone. “Credo di aver alzato sempre il livello partita dopo partita. Grazie a tutti, mi date tanta energia. Ho giocato tatticamente un match perfetto, mi sono sentito bene in campo. La prima semifinale a Roma è molto importante per me, vediamo cosa succede”, sono state le sue prime parole a caldo. Ora si giocherà l’accesso in finale, così come Musetti. “Credo che siamo molto fortunati a essere italiani perché giocare qua è molto speciale, ci siamo io Lorenzo e ‘Jas’ (Paolini, ndr), è incredibile, siamo molto contenti e cerchiamo di fare il meglio“, ha aggiunto per poi tornare sulla sua partita. “Giocare contro Ruud non è semplice perché comunque ti fa saltare la palla ed è molto molto solido. Sono riuscito a giocare in modo giusto nei momenti giusti. La partita poteva cambiare sul 2-1, se non servivo bene si andava sul 2-2. Sono contento di come ho gestito, può cambiare giorno dopo giorno. Vediamo cosa ne esce in semifinale ma adesso sono molto contento”. Ma questo, per Sinner, sembra solo l’inizio di un nuovo lunghissimo capitolo.
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