Il serbo si arrende all'australiano Popyrin in 4 set e chiude il 2024 senza vincere uno Slam
Grande sorpresa a New York. Novak Djokovic è stato eliminato dagli Us Open già al terzo turno. Il serbo, numero 2 del mondo, si è arreso in quattro set all’australiano Alexei Popyrin, numero 28 del seeding. Questi i parziali: 6-4, 6-4, 2-6, 6-4. Djokovic rimanda così l’appuntamento al trionfo numero 25 in uno Slam, unico a raggiungere un simile traguardo. Il 2024 diventa così il primo anno, dal 2002, a non vedere nemmeno un torneo dello Slam conquistato da uno dei cosiddetti ‘big 3’, Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer.
Musetti ko, Nakashima avanza in quattro set
Si ferma al terzo turno l’avventura di Lorenzo Musetti agli Us Open, quarto e ultimo Slam della stagione di tennis, in corso a New York. L’azzurro, bronzo alle Olimpiadi di Parigi, si è arreso in quattro set allo statunitense Brandon Nakashima dopo tre ore e un quarto di gioco. Questi i parziali: 6-2, 3-6, 6-3, 7-6 (4).
Musetti: “Contento del Lorenzo visto in campo, ma fa male”
“E’ stata una partita di altissimo livello, Brandon ha meritato e il servizio è stata la sua arma vincente. Fa male perché credo di aver giocato una delle migliori partite da quando sono sul cemento, ho espresso un ottimo livello di tennis, a parte il primo set in cui lui mi ha investito, ma dal secondo set in poi ho dominato lo scambio e questo mi faceva ben sperare”. Lorenzo Musetti analizza così la sconfitta contro Brandon Nakashima all’Us Open.
“E’ stata impressionante la sua continuità al servizio e questo lo ha sicuramente aiutato a rimanere in partita. Da un lato sono contento del Lorenzo visto oggi in campo, anche se il risultato è parecchio amaro”, ammette l’azzurro, che chiude così una estate comunque magica impreziosita dalla semifinale di Wimbledon e dal bronzo olimpico: “A livello di tennis puro e di sensazioni credo di essere in un ottimo momento – dice – , fisicamente mi sento in straforma e anche mentalmente, come atteggiamento, voglia di vincere e di lottare ci sono. Ho lavorato tanto per essere a questo livello; sono cresciuto, conosco di più me stesso, e saper gestire le energie al di fuori mi sta aiutando a stare meglio dentro il campo. Ora vediamo cosa mi riserveranno i prossimi appuntamenti… la Coppa Davis, la Cina e la stagione indoor“.
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