Il romano è il primo tennista italiano a raggiungere l'ultimo atto del prestigioso Slam londinese

Matteo Berrettini vola in finale a Wimbledon e riscrive la storia. La corsa del 25enne romano non si ferma, e regala ai colori azzurri una gioia mai provata prima: per la prima volta, un tennista italiano sarà in campo nell’ultimo atto del prestigioso torneo londinese.

Sarà la sua prima finale in uno Slam

Berrettini, alla sua prima finale Slam, aveva già eguagliato un record, diventando il primo italiano in semifinale Wimbledon a 61 anni di distanza da Nicola Pietrangeli (1960). Dopo Adriano Panatta, campione del Roland Garros 1976, il romano diventa il secondo italiano a disputare una finale Major dell’Era Open, il quarto in assoluto dopo Giorgio De Stefani, Nicola Pietrangeli e, appunto, Panatta. Un cammino trionfale, comunque vada a finire domenica, in quella che è la terza partecipazione ai The Championships per il tennista allenato da Vincenzo Santopadre. Per Berrettini sono già due i titoli sull’erba all’attivo: Stoccarda 2019 e Queen’s tre settimane fa. Grazie al raggiungimento della finale di Wimbledon, l’azzurro è già sicuro di eguagliare il best ranking: da lunedì risalirà infatti al n.8, scavalcando sua maestà Roger Federer, uno dei suoi miti, posizione occupata per la prima volta a novembre del 2019.

La domenica da leoni conquistata dal romano è la consacrazione di un percorso brillante e costellato da risultati importanti. In carriera Berrettini, che ha iniziato con la racchetta a 7 anni, su spinta del fratello minore Jacopo, ha conquistato il primo titolo ITF nel 2004, prima di un infortunio al ginocchio. Nel 2017, dopo un secondo titolo Futures indoor in Svizzera, ha rotto il ghiaccio a livello challenger a San Benedetto del Tronto, quindi il secondo acuto nel 2018 a Bergamo. Berrettini ha collezionato finora 5 titoli Atp, su sette finali disputate: Gstaad (2018, contro Bautista Agut), Budapest (2019, contro Krajinovic) e Belgrado (2021, contro Karatsev), su terra rossa; la già citata Stoccarda (contro Auger-Aliassime) e il Queen’s (contro Norrie), su erba. Nel suo palmares anche due titoli nel doppio, a Gstaad e a San Pietroburgo (2018), insieme rispettivamente a Bracciali e Fognini.

Il 2019 l’anno della svolta di Berrettini

Il 2019 è l’anno che lo ha visto raggiungere le semifinali degli Us Open, diventando il quarto italiano a raggiungere la semifinale in un Major nell’era Open, il secondo a realizzare l’impresa nello Slam americano, 42 anni dopo Corrado Barazzutti. A novembre l’azzurro ha agganciato l’ottava casella del ranking mondiale, terza miglior posizione mai raggiunta da un suo connazionale. I punti accumulati gli hanno permesso di staccare il pass per le Atp Finals. Ora l’azzurro si prepara all’appuntamento più importante della sua carriera. Scendendo in campo a qualche chilometro di distanza da Wembley. Con la stessa voglia della Nazionale azzurra di regalare al nostro Paese una domenica da ricordare per sempre.

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