Il 24enne romano, n.8 del ranking mondiale, ha ceduto al russo Andrey Rublev
Amaro in bocca per Matteo Berrettini negli ottavi di finale agli Us Open 2020 in corso sui campi di Flushing Meadows, a New York. Il 24enne romano, n.8 del ranking mondiale e sesta testa di serie, ha ceduto 46 63 63 63, in poco meno di due ore e tre quarti di partita, al russo Andrey Rublev, n.14 ATP e decimo favorito de seeding, che si è così preso la rivincita per la sconfitta rimediata lo scorso anno proprio al quarto turno del Major a stelle e strisce. Il 22enne moscovita raggiunge così per la seconda volta in carriera i quarti a Flushing Meadows.
Berrettini, alla terza presenza nel tabellone principale degli Us Open, dodici mesi fa aveva raggiunto una storica semifinale, fermato solo da Rafa Nadal, poi vincitore del titolo: il tennista ha vinto in tre set contro Soeda, Humbert e Ruud, grazie soprattutto a splendide prestazioni al servizio. Ed invece contro Rublev è stata proprio la sua arma migliore ad abbandonarlo sul più bello: soltanto 5 ace contro 3 doppi falli ed appena il 56% di prime in campo (con il 71% dei punti ottenuti). Oltretutto Berrettini ha convertito solo una palla-break su otto: per lui un vincente in più rispetto al suo avversario (34 contro 33) ma anche molti errori non forzati in più (44 contro 28). Rublev si conferma invece bestia nera degli italiani, visto che nel turno precedente aveva sconfitto il palermitano Salvatore Caruso.
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