Jasmine Paolini e Filippo Ganna sono tra i protagonisti della cerimonia di consegna della fiamma olimpica in corso ad Atene allo stadio Panathinaiko in vista dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. La tennista e il ciclista sono stati tra gli ultimi tedofori all’interno dello stadio prima dell’accensione della fiamma sul tripode. E’ stato proprio Ganna a consegnare la torcia alla pallanuotista greca Elena Xenaki, accompagnata delle sue compagne di nazionale, che ha concluso ufficialmente la staffetta ellenica, durata nove giorni. Alla cerimonia sono presenti tra gli altri presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi.

“È stata una bella emozione, tanta preparazione psicologica e poi troppo veloce il momento. Sembrava fossero veramente pochi passi, avrei voluto fosse qualche chilometro in più però credo che non sarei stato pronto fisicamente a correre, magari in bicicletta sarei riuscito a fare qualcosa di meglio. Speriamo sia di buon auspicio per i nostri colori azzurri, incrociamo le dita”. . Lo ha detto Filippo Ganna, tra gli ultimi tedofori allo stadio Panathinaiko di Atene, a margine della cerimonia della consegna della fiamma olimpica in vista dei Giochi di Milano-Cortina. “Il cuore era abbastanza stabile, è allenato a emozioni del genere, però l’adrenalina era alta, la mano era un po’ tremolante”, ha ammesso il ciclista azzurro.
“E’ un onore e un privilegio essere in questa posizione, mi sono emozionata specialmente alla fine quando mi sono ricordata dove sono e quello che ho appena fatto perché comunque è un sogno per ogni atleta. Mai avrei immaginato di poter essere in questa posizione. Mi sento veramente grata, emozionata e felice”. Lo ha detto Jasmine Paolini, tra gli ultimi tedofori allo stadio Panathinaiko di Atene a margine della cerimonia della consegna della fiamma olimpica in vista dei Giochi di Milano-Cortina.
“Per me portare la fiamma olimpica in Italia sicuramente è un onore e un privilegio, mi sento veramente fortunata di avere questa opportunità, sono molto emozionata per domani, non vedo l’ora sarà sicuramente una esperienza che mi porterò sempre dentro. Credo che questa occasione sia veramente importantissima per un atleta, sono contenta che mi sia stata data, spero di godermela al massimo”. Lo ha detto ieri a LaPresse Jasmine Paolini parlando all’Ambasciata d’Italia ad Atene a margine del ricevimento riservato alla delegazione italiana in vista della cerimonia di consegna della fiamma olimpica dei Giochi di Milano-Cortina 2026di oggi, allo stadio Panathinaiko nella capitale greca. “Sicuramente è uno stadio che trasmette tanta storia, non vedo l’ora, sarà sicuramente molto emozionante. Sono veramente contenta di avere questa opportunità – ha aggiunto la tennista azzurra – Il mio rapporto con gli sport invernali? Io purtroppo non sono mai andata a sciare, ovviamente non c’è solo lo sci però una delle cose che mi piacerebbe fare una volta che finita mia carriera è vivere quella parte di sport che non ho mai vissuto, forse anche perché essendo toscana non ci sono molti posti dove si può andare a sciare. Lo sport mi piace tutto, mi affascina, seguirò sicuramente le Olimpiadi e faccio un grosso in bocca al lupo a tutti gli atleti”. Il primo ricordo di un’Olimpiade invece “credo sia ai Giochi di Atene 2004, anche se non ne sono sicura – ha concluso Paolini – Guardavo l’atletica con mio padre sul divano del salotto”.
Il presidente del Comitato olimpico greco Isidoros Kouvelos ha consegnato ufficialmente la fiamma olimpica a Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina, in vista dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. Il passaggio di consegne è avvenuto all’interno dello stadio Panathinaiko di Atene, che ha ospitato la cerimonia di consegne della fiamma, ed è stato accompagnato da un lungo applauso. È stata la grande sacerdotessa Mary Mina a trasferire la fiamma sull’ultima torcia, prima di consegnarla a Kouvelos. La fiamma arriverà a Roma nel pomeriggio al Quirinale.
“Oggi è un momento magico per tutti noi, ci prepariamo a riportare la sacra fiamma olimpica sul suolo italiano per la prima volta in 20 anni. Essere qui, in questo stadio storico, ci ricorda l’onore che ci è stato concesso e il prezioso tesoro che porteremo a casa con noi. Desidero ringraziare la Grecia e il popolo greco per il modo in cui hanno celebrato l’inizio della staffetta della torcia in questi ultimi nove giorni. Hanno offerto un inizio memorabile al nostro viaggio olimpico e paralimpico”. Così il presidente di Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò nel discorso pronunciato allo stadio Panathinaiko di Atene durante la cerimonia di consegna della fiamma olimpica. “Vorrei rendere un omaggio particolare ai nostri primi due tedofori italiani, Stefania Belmondo e Armin Zoeggeler, che hanno portato la fiamma dopo la cerimonia di accensione a Olimpia la scorsa settimana – ha aggiunto – Stefania e Armin sono due leggende dello sport italiano. Insieme hanno vinto 16 medaglie olimpiche. Non solo incarnano l’eccellenza negli sport invernali, ma fungono anche da ponte simbolico tra gli ultimi Giochi Olimpici Invernali italiani di Torino 2006 e Milano Cortina del prossimo anno. La loro partecipazione celebra le radici, la storia e l’energia del movimento sportivo italiano. L’Italia è orgogliosa della sua tradizione olimpica. E mi sento profondamente privilegiato di essere qui oggi in qualità di presidente di Milano Cortina 2026, mentre ci prepariamo a scrivere il prossimo capitolo della storia olimpica”.
“Sessantacinque anni dopo” l’esperienza delle Olimpiadi di Roma 1960 “con Milano-Cortina puntiamo a far rivivere ancora quel vibrante spirito italiano, con cui ispireremo e uniremo il Paese e il Mondo per celebrare i preziosi valori olimpici: eccellenza, amicizia, rispetto. Sebbene il passaggio di consegne di oggi, nella culla dei Giochi Olimpici moderni, riconosca la storia e la longevità del movimento olimpico, questa è anche una opportunità per riflettare sul modo in cui i Giochi si sono costantemente evoluti e cambiati nel corso dei decenni – ha proseguito Malagò – Milano-Cortina è la prima edizione dei Giochi ad essere assegnata a più di una città e sarà ospitata da diverse regioni e culture, unite dalla passione e da profonde radici negli sport invernali. Milano-Cortina sarà anche l’edizione dei Giochi Invernali con il più equilibrato rapporto di genere della storia, a sottolineare l’impegno del movimento nel promuovere il cambiamento e la diversità”. “Dopo due giorni nella capitale la torcia intraprenderà un viaggio unico e indimenticabile attraverso il paese. Mentre la fiamma olimpica viaggerà dal Colosseo di Roma alle vette del Monte Rosa, dall’isola di Lampedusa ai canali di Venezia, porterà con sé un messaggio di unità e resilienza che trascenderà confini e generazioni – ha concluso il presidente di Fondazione Milano Cortina – il suo arrivo nella destinazione finale, i bracieri di Milano e Cortina, segnerà l’inizio di una magica celebrazione il 6 febbraio. Dopo due decenni di attesa la fiamma olimpica torna in Italia e non vedo l’ora di dare il benvenuto al mondo intero a Milano-Cortina l’anno prossimo”.

