La campionessa si è detta fiduciosa, ma non ha sciolto le riserve su Milano-Cortina 2026

Buone notizie dalla riabilitazione post-operatoria della campionessa italiana di sci, Federica Brignone, operata alla tibia, al perone e al legamento crociato del ginocchio sinistro due mesi fa dopo un incidente ai campionati italiani assoluti. Una nuova risonanza sul ginocchio ha mostrato che l’azzurra non avrà bisogno di un nuovo intervento al legamento. “Il crociato non ci dava preoccupazioni, la risonanza ha confermato questo. Ad oggi possiamo escludere un ulteriore intervento al legamento. Poi questo non vuol dire che tutto è perfetto, Federica ha avuto una lesione importante ma il crociato sta bene. Non lo opereremo, adesso inizia il prossimo step”, ha detto Andrea Panzeri, presidente della commissione medica della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali), che ha tenuto una conferenza stampa al J Medical di Torino in merito al recupero di Brignone dopo l’infortunio, insieme alla campionessa del mondo in carica di sci alpino.

Brignone: “Le cose vanno meglio, sono ancora più fiduciosa”

“Anche se abbiamo già fatto moltissimo avrei voglia di fare di più, ma questo vuol dire che le cose vanno meglio. La mobilità del ginocchio era ridotta, non sono stati due mesi facilissimi, anche se è andato tutto bene e sta andando tutto bene. È ovvio che stata comunque tosta, ma sono fiduciosa e positiva. E dopo le ultime news lo sono ancora di più, questo mi fa venir voglia di lavorare ancor più sodo per riprendere almeno a camminare il prima possibile, con i tempi giusti”, ha detto poi la stessa Brignone nella conferenza stampa.

Brignone: “Milano-Cortina 2026? Non so ancora se ci sarò”

Sulla possibilità di partecipare ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, Brignone ha detto: “Mi piacerebbe dire che ci sarò sicuramente, il problema è che non lo so. Sto lavorando così tanto anche per questo, prima di tutto però per la mia salute di tutta la vita, non per una gara di sci. Questa è la prima motivazione”. E ha aggiunto: “Il tempo stringe, è vero che c’è tempo ma con questo infortunio non così tanto – ha aggiunto – In realtà è difficile dire se ci sarò o meno, adesso dopo le ultime news ci sono più possibilità ma non è ancora detto”. 

Federica Brignone, l’intervento chirurgico

Dopo l’infortunio, rimediato in una caduta nel corso della seconda manche del gigante femminile dei campionati italiani assoluti alla Ski Area Lusia in Val di Fassa (Tn), Brignone è stata operata il 3 aprile presso la clinica ‘La Madonnina’ di Milano. L’intervento è durato circa due ore ed è stato eseguito dal Presidente della Commissione Medica Fisi Andrea Panzeri in collaborazione con i dottori Riccardo Accetta (Responsabile dell’Unità operativa di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio), Gabriele Thiebat (Commissione Medica FISI) e Alberto Zangrillo (Primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano). Ha permesso la riduzione e sintesi della frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre alla riparazione legamentosa del compartimento mediale del ginocchio. Ed è stata evidenziata anche la rottura del legamento crociato anteriore. I medici hanno fatto sapere che l’operazione è “perfettamente riuscita”

La riabilitazione al J Medical

Dopo l’intervento, Brignone ha iniziato la sua riabilitazione post-operatoria al J Medical, con lo scopo di poter partecipare ai Giochi Olimpici invernali italiani di Milano-Cortina 2026. “Se sarò pronta per Milano Cortina? È una risposta che non abbiamo. Non ce l’ho io, non ce l’hanno i medici, non ce l’hanno neppure i fisioterapisti. Sto lavorando per questo, sarebbe il mio sogno e ci proverò sicuramente fino all’ultimo”, aveva detto Brignone lo scorso 26 maggio a margine di un evento a Fiano Torinese. “Sto lavorando al J Medical e ci starò fino a che non sarò guarita e non sarò pronta per fare una preparazione al 100% e quasi pronta per sciare – ha aggiunto la sciatrice azzurra – Il primo step è tornare a camminare perché comunque l’infortunio è stato veramente tosto e molto vario. Non ha solo preso la parte ossea ma anche i muscoli legamentosi, il menisco, la capsula, quindi navighiamo un po’ a vista. Sappiamo cosa stiamo facendo però bisogna vedere come reagisce“.

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