Lontano dal podio anche le slalomiste azzurre nello speciale di Lienz, in Austria

Niente sorrisi, solo azzurro pallido. Dopo il luccicante trionfo di Dominik Paris nella discesa che ha catapultato il campione di Merano tra i grandi della disciplina, la pista di Bormio non regala emozioni tricolori. Nel primo SuperG sulla pista valtellinese l’Italia è lontana dal podio. La gara stravinta dal norvegese Alexander Aamodt Kilde, che al suo terzo centro consecutivo conferma la sua leadership nella specialità, ha registrato come miglior risultato in chiave azzurra il decimo posto di Mattia Casse che paga un errore prima del San Pietro. Ha terminato nella top 15 Christof Innerhofer, tredicesimo a 1″66 mentre Paris, vincitore della discesa della prima giornata, è arrivato 24esimo seguito da Matteo Marsaglia e Guglielmo Bosca, appaiati al 32esimo posto.

Kilde è stato protagonista di una gara perfetta frutto di una sciata solida in ogni settore del tracciato lansiacno sulla Stelvio sistacchi impressionanti ai due austriaci alle sue spalle, Raphael Haaser (a 72 centesimi dal leader), per la prima volta in carriera sul podio in Coppa del mondo, e Vincent Kriechmayr, nuovamente al terzo posto dopo il superG in Val Gardena, in ritardo di 85 centesimi. Kilde è adesso ad un passo dal record di quattro vittorie consecutive firmate da Hermann Maier e Alex Lund Svindal.

Gli azzurri hanno possibilità di riscattarsi subito con la prova di giovedì. “Domani (oggi, ndr) sarà un’altra gara, oggi ho fatto qualche errorino, avevo una velocità bassa prima del San Pietro e ho fatto un errore lì perché ho azzardato troppo, ma con l’1 ci poteva stare. La pista è bella, bellissima, finalmente qua ci sentiamo a casa. Sono abbastanza soddisfatto ma pensiamo a domani”, ha commentato Casse. Fiducioso anche Innerhofer: “Ho trovato sensazioni che mi piacevano. Oggi ho usato gli sci vecchi e le sensazioni erano migliori. Ho margine perché ci sono parziali in cui sono tra i migliori, e altri in cui devo migliorare”.

Lontano dal podio anche le slalomiste azzurre nello speciale di Lienz, in Austria. Petra Vlhova ha dettato ancora una volta legge confermandosi mattatrice della stagione nella disciplina. Sulla pista austriaca la campionessa slovacca, alla quindicesima vittoria tra i pali snodati in carriera sul massimo circuito – terza stagionale -, ha preceduto l’austriaca Katharina Liensberger, per l’undicesima volta sul podio nello slalom in carriera, attardata di 51 centesimi. Terza posizione per la svizzera Michelle Gisin, seconda al termine della prima manche, che ha chiuso con 68 centesimi di ritardo dalla leader. Federica Brignone, unica azzurra ad essere entrata tra le prime venti, ha chiuso al sedicesimo posto. Il mercoledì senza gloria non preoccupa di certo l’ambiente azzurro che si appresta a vivere l’emozione olimpica da protagonista. “In proiezione olimpica, le squadre di tutte le specialità hanno lavorato al meglio, profondendo grande impegno, alcuni atleti sono già nella condizione ottimale altri ci stanno arrivando”, ha dichitratao il presidnete Fisi, Flavio Roda, che traccia ambizioni e aspettative. “Lo sci alpino è una delle discipline con maggiori chance di medaglia. Abbiamo possibilità di conquistare medaglie pesanti. La vittoria di Paris martedì, nella discesa di Bormio è un grandissimo segnale, quando le piste diventano toste e impegnative ha dimostrato di essere in condizione di centrare grandi risultati. Chi non è ancora al top della condizione è il settore del biathlon, ma sono fiducioso”, ha aggiunto il numero uno della Fisi.

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