Roma, 28 lug. (LaPresse) – “Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai Media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo, in occasione dell’assemblea di venerdì scorso. Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della FIGC, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno”. Il presidente della Lnd Carlo Tavecchio, candidato alla guida della Figc, non fa marcia indietro dopo il ‘polverone’ sollevato in merito alla sua frase su calciatori extracomunitari.

“Ciò mi conforta e mi induce a ribadire l’impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza federale – ha proseguito il numero della Lega Nazionale Dilettanti in una nota – In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell’opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell’ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999”.

In serata Tavecchio è intervenuto negli studi di Sky a Milano per la presentazione del calendario di Serie A e si è ancora difeso. “Sono diventato più importante di Sua Santità, della guerra in Palestina e del Tour de France per un’uscita infelice. Ammetto di aver sbagliato e ho chiesto una, due, dieci, venti volte scusa. Ma per il mio vissuto, privato e pubblico, posso dire anche con arroganza che poche persone hanno fatto quello che ho fatto io per il terzo Mondo”, ha detto replicando alle polemiche per la sua frase sugli extracomunitari nel discorso di candidatura.

“Per me parlano i fatti – ha aggiunto parlando a margine della presentazione del calendario di Serie A 2014/15 su Sky Sport – Tralasciando quello che ho fatto in Africa, il provvedimento che ha messo in condizione 10mila soggetti extracomunitari di poter essere schierati in campo è stato preso un anno e mezzo fa dalla Lega Nazionale Dilettanti che presiedo”.

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