L'ex presidente del Cavallino: "Gianni Agnelli aveva già garantito il contratto a Prost"

“Vedo che Fiorio, non pago della meritata gloria, insiste nel dire cose non corrette in merito alla mancata venuta di Senna alla Ferrari, ascrivendo a me la decisione”. L’ex presidente della Ferrari Piero Fusaro affida a LaPresse la sua replica a quanto affermato da Cesare Fiorio in un’intervista oggi su ‘La Stampa’. “Io ho sempre avuto grande stima di Fiorio, nominandolo prima amministratore delegato dell’Abarth e successivamente chiamandolo, io e non Romiti, alla Gestione Sportiva della Ferrari”, tiene a evidenziare Fusaro.

“Per quanto riguarda il mancato ingaggio di Senna, i fatti raccontano come Alain Prost, ricevuto da Gianni Agnelli, si fece garantire il rinnovo del contratto in Ferrari dall’Avvocato e la decisione venne resa subito di dominio pubblico. Non fu più possibile ritornare sulla decisione. Faccio presente oltretutto che l’Avvocato era il proprietario della Ferrari, e in tutti i casi confermava il contratto non a un pilota qualsiasi“. Come andarono le cose, ricorda Fusaro, “l’ho per altro già dichiarato in un’intervista rilasciata a Cavicchi per ‘Quattroruote’. All’epoca Cavicchi, da scrupoloso giornalista, ne verificò la veridicità con lo stesso Romiti”. Sull’intervista a Fiorio, poi, l’ex presidente e ad di Ferrari conclude: “Tralascio di commentare le affermazioni di Cesare sulla mia presunta necessità di fare capire a lui chi comandasse (in Ferrari, ndr)”

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