Domani il compleanno del grande campione fuori combattimento dopo il grave incidente del 2013. Il pilota tedesco segue un complesso percorso riabilitativo, ma nessuno si sbilancia sulle sue reali condizioni e sul suo futuro

"Potete stare certi che è in buone mani e che stiamo facendo tutto il possibile per aiutarlo". Alla vigilia del 50° compleanno di Michael Schumacher, la famiglia del cinque volte campione del mondo di Formula 1 ha voluto ringraziare i tifosi per l'affetto. "Siamo lieti e vi ringraziamo con tutto il cuore per il fatto che domani, festeggiate insieme a lui e a noi", si legge sulla pagina Facebook dell'ex pilota sempre impegnato nel suo percorso riabilitativo dopo il drammatico incidente sugli sci del 29 dicembre 2013 a Meribel in Francia. "Per fare un regalo a noi e a voi, la Keep Fighting Foundation ha creato un museo virtuale. L'App Ufficiale Michael Schumacher sarà disponibile da domani, per rivivere tutti insieme i successi di Michael. L'app è un passo fondamentale nel nostro tentativo di rendere giustizia a lui e a voi, festeggiare i suoi trionfi. Vi auguriamo un buon divertimento".

"Michael può essere orgoglioso di ciò che ha raggiunto, e lo siamo anche noi", prosegue la famiglia. "Ecco perché ricordiamo i suoi successi attraverso la mostra dedicata a lui a Colonia, attraverso i social media o attraverso il proseguimento del suo lavoro senza scopo di lucro della fondazione. Vogliamo che l'attenzione torni alle sue vittorie, ai suoi record e ai suoi tifosi. Potete stare certi che è in buone mani e che stiamo facendo tutto il possibile per aiutarlo. Vi preghiamo di comprendere che, seguendo il desiderio di Michael, in un tema così delicato come la salute, vogliamo proteggere la sua privacy. Allo stesso tempo – conclude la nota – vi diciamo grazie di cuore per la vostra amicizia e vi auguriamo un sereno e felice 

Parole di speranza anche se, ovviamente, non rilevano quasi niente sulle reali condizioni del grande campione di F1. Nei giorni scorsi, Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari ai tempi dei trionfi di Michael, si era lasciato andare a un "Spero che qualcosa possa succedere". ma anche lui non è andato oltre. Anche Jean Todt (72 anni) allora direttore sportivo del Cavallino, in una lunga e affettuosa intervista sulla "Gazzetta dello Sport", si tiene esplicitamente lontano dal tema delle condizioni di Schumacher. A una domanda esplicita, risponde così: "Non credo ci sia una ragione per tornare su questo punto…. Sta lottando e continuerà a farlo. Ha una squadra vicino a lui, la sua famiglia che è straordinaria. Tutto il resto è privato. Ed è giusto che sia così".

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