L'ex corridore il testimone da Davide Cassani che lasciato l'incarico dopo le Olimpiadi

E’ Daniele Bennati il nuovo commissario tecnico della Nazionale di ciclismo. Lo hanno annunciato il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni e il team manager Roberto Amadio nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, a Milano. Bennati raccoglie il testimone da Davide Cassani, che ha lasciato la guida della nazionale dopo le Olimpiadi di Tokyo e i Mondiali nelle Fiandre. Per quanto riguarda il settore femminile su strada il nuovo ct è Paolo Sangalli, prende il posto di Dino Savoldi che diventa ct delle selezioni juniores strada e pista. Marco Velo è invece il commissario tecnico delle cronometro su strada.

Confermando le indiscrezioni dei giorni precedenti, il presidente Dagnoni ha deciso di affidare la nazionale all’ex ciclista nato ad Arezzo il 24 settembre 1980. Professionista dal 2002 al 2019, soprannominato ‘Pantera’, Bennati aveva caratteristiche di velocista. In carriera ha vinto due Giri del Piemonte, tre tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France (tra cui l’ambitissima ultima tappa con arrivo agli Champs-Élysées) e sei alla Vuelta di Spagna, aggiudicandosi anche la classifica a punti alla Vuelta nel 2007 e al Giro d’Italia 2008.

“Ringrazio il presidente Dagnoni e il team manager Amadio. Si è creato subito un ottimo feeling, non nascondo che fare il ct è da sempre stata una mia grande aspirazione. Che fosse arrivata così presto non ci speravo, ma è nato tutto circa un mese e mezzo fa”, ha detto Bennati nel corso della conferenza stampa di presentazione a Palazzo Lombardia. “Devo ancora metabolizzare il tutto, ma sono contento e orgoglioso. Il ruolo del ct è di grande responsabilità, le aspettative sono tante. In questi anni i risultati sono arrivati, anche se il Mondiale manca dal 2008. Non ho la bacchetta magica, ma sono qui per fare del mio meglio per riportare la maglia in Italia”, ha aggiunto. “Avendo smesso da poco, conosco bene il ciclismo che è in continua evoluzione. Ma la cosa non m spaventa, ho accanto persone di grande esperienza come Marco Velo e Mario Scirea. Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti, ma la maglia azzurra va sempre meritata”, ha chiarito.

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