Mondiali Atletica 2025, Duplantis oro e nuovo record mondiale nel salto con l’asta

Mondiali Atletica 2025, Duplantis oro e nuovo record mondiale nel salto con l’asta
(AP Photo/Ashley Landis)

Gli azzurri in gara oggi e le finali

Oggi ai Mondiali di atletica 2025 è il giorno di Duplantis che conquista l’ennesimo record mondiale nel salto con l’asta. Occhi puntati anche sull’azzurro Mattia Furlani, bronzo alle olimpiadi di Parigi 2024, impegnato nelle qualificazioni del lungo maschile. Nei 110 ostacoli in pista per l’Italia Lorenzo Simonelli. Nella notte italiana il fantastico bronzo nella maratona per Aouani.

Mondiali di atletica 2025, la diretta di oggi 15 settembre
Inizio diretta: 15/09/25 12:30
Fine diretta: 15/09/25 19:30
Duplantis: "Meglio di quanto potessi immaginare"

“È meglio di quanto potessi immaginare. È stato incredibile regalare questo record mondiale. Il pubblico era così entusiasta. Grazie mille, sono così felice”. Così ‘Mondo’ Duplantis dopo aver superato i 6,30 metri al suo ritorno a Tokyo, stabilendo il 14° record mondiale di salto con l’asta della sua carriera ai Campionati mondiali di atletica leggera. Tornato sulla scena della sua prima vittoria del titolo mondiale senior nel 2021, la stella svedese è riuscita a stabilire il suo ultimo record mondiale al suo terzo e ultimo tentativo. Lo svedese ha conquistato il suo terzo titolo consecutivo ai Campionati del mondo. 

Duplantis vola a 6.30 e firma nuovo record mondiale asta

Nuovo record del mondo per Armand Duplantis che ai Mondiali di Tokyo, salta 6.30 metri e si candida ancora una volta come uomo dell’anno dell’atletica internazionale. Lo svedese, dopo aver vinto l’oro con la misura di 6.20 ha superato al terzo tentativo la misura del nuovo primato mondiale. Durante la sua carriera ha migliorato per quattordici volte il record mondiale della specialità (otto outdoor e sei indoor). Re incontrastato del salto con l’asta dal 2020 ‘Mondo’ Duplantis aveva saltato 6,29 metri al Gold del Continental Tour di Budapest il 12 agosto scorso. Solo Sergei Bubka ha un maggior numero di miglioramenti del record mondiale nel corso della sua carriera, trentacinque (diciassette outdoor e diciotto indoor).

La svizzera Kambundji oro nei 100 ostacoli

 Ditaji Kambundji ha vinto la medaglia d’oro nei 100 ostacoli femminili ai Mondiali di atletica leggera in corso a Tokyo. La svizzera ha trionfato in 12″24 – nuovo primato nazionale – davanti alla nigeriana Tobi Amusan (12″29) e alla statunitense Grace Stark (12″34), rispettivamente argento e bronzo. 

Lancio del martello, Fantini settima: oro a Rogers

Sara Fantini si è piazzata al settimo posto nella gara di lancio del martello ai Mondiali di atletica leggera in corso a Tokyo. L’azzurra ha realizzato la misura di 73,06. La medaglia d’oro è andata alla canadese Camryn Rogers con 80,51 davanti alle cinesi Jie Zhao (76,65) e a Jiale Zhang (76,22). 

Jacobs: "Grazie a tutti per sostegno e vicinanza"

“Grazie a tutti per il sostegno e la vicinanza in questo percorso fino ai mondiali di Tokyo. Un grazie particolare al mio team e alla mia famiglia sempre al mio fianco, ci sentiamo presto”. Così sul proprio account Instagram il velocista azzurro Marcell Jacobs all’indomani dell’eliminazione in semifinale nei 100 metri ai Mondiali di Tokyo. 

Furlani: "Potevo fare meglio ma in finale sarà diverso"

“Abbiamo lavorato per questi giorni, bisogna solo rimanere concentrati. Ogni gara è a sé, potevo fare decisamente meglio ma tra due giorni sarà diverso, lì daremo tutto quello che ho, è l’ultima gara (della stagione, ndr) e voglio dare il massimo”. Lo ha detto Mattia Furlani ai microfoni Rai Sport dopo aver centrato la qualificazione alla finale del salto in lungo ai Mondiali di Atletica in corso a Tokyo. “Sto bene, è stata una gara che ho sbagliato sicuramente a gestire in alcune situazioni, potevo fare meglio – ha proseguito – Il primo salto non ho spinto niente, volevo saltare per avere già un ottimo risultato. Nel secondo volevo riprovare la rincorsa, all’ultimo ho sbagliato io a gestire la ritmica. Le sensazioni sono buone, bisogna semplicemente esprimersi in finale”.

Furlani in finale nel lungo

Non brilla ma l’importante era centrare l’obiettivo. Mattia Furlani accede alla finale del salto in lungo ai Mondiali di Tokyo. L’azzurro ha fatto leva sull’8.07 metri ottenuto al primo tentativo, senza poi più ritrovare il feeling con la pedana, misura che comunque gli ha consentito di accedere alla finale con il nono posto.

Mei: "Jacobs si ritira? Deve solo trovare serenità, noi con lui"

“Le parole di Jacobs? Lo capisco, perché ho fatto l’atleta e so cosa vuole dire un momento di difficoltà anche lungo. Però al tempo stesso si è difeso più che bene. Credo che partiva con l’handicap di una stagione cominciata male già in inverno e continuata tra le tribolazioni ma gli intoppi e i guai ci possono stare. Credo che debba trovare serenità. E il risultato di ieri è una buona base di partenza”. Così a LaPresse il presidente della Fidal, Stefano Mei, sulle parole di Marcell Jacobs, eliminato in semifinale ai Mondiali di atletica. “Il pessimismo cosmico che si evince da quello che dice è dovuto ad un po’ di scoramento, ma è normale. Io credo che sia una risorsa della Nazionale italiana, non oggi ma da Tokyo. Lo è sempre stato e lo sarà. È chiaro che capisco la situazione ma deve stare tranquillo, la Federazione è a disposizione, lui deve ragionare se sono stati fatti degli errori, saprà lui dove mettere le mani ed eventualmente noi siamo a disposizione completa”, ha aggiunto il numero uno dell’atletica italiana. “Ha fatto una scelta che è stata quella di andare negli Stati Uniti, che magari può essere per certi versi positiva e negativa ma dobbiamo rispettare le sue scelte. Noi siano sempre con lui, qualunque cosa lui scelga”, ha concluso.

Tamberi: "Tornerò, ve lo prometto"

“Tornerò. Ve lo prometto. Tornerò”. Lo scrive in un post sul proprio profilo Instagram Gianmarco Tamberi all’indomani della mancata qualificazione alla finale del salto in alto maschile ai Mondiali di atletica di Tokyo. L’azzurro aveva già annunciato in precedenza di voler continuare a gareggiare fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Bolt: "Bello essere ancora punto di riferimento nello sprint"

“Quando gareggiavo, mi impegnavo per superare il traguardo. Ora che mi sono ritirato, è una bella sensazione sapere di essere il punto di riferimento se vuoi essere il migliore, vuoi essere una leggenda. Volevo stabilire standard elevati e ci sono riuscito. Ne sono felice”. Così la leggenda Usain Bolt parlando con i media a margine dei Mondiali di atletica leggera a Tokyo, dove ha assistito dalla tribuna al trionfo del connazzionale giamaicano Oblique Seville nei 100 metri. A otto anni dal suo ritiro, nessuno si è avvicinato ai suoi tempi o alla sua presenza. I numeri raccontano parte di questa storia: otto medaglie d’oro olimpiche. Undici medaglie d’oro ai campionati del mondo. Tre record del mondo – 9,58 secondi nei 100 metri, 19,19 nei 200 e 36,84 nella staffetta 4×100 – ancora validi. Nessun runner è arrivato a meno di 0,12 secondi da uno dei suoi record individuali da quando si è ritirato. Alla domanda sul perché ciò accada, nonostante un mondo in cui la tecnologia delle scarpe e delle piste offra ai runner una spinta maggiore rispetto a 15 anni fa, Bolt ha detto: “Volete davvero la risposta? Eravamo semplicemente più talentuosi”, ha detto. “Sto solo dicendo che non si può correre più veloci solo grazie a delle scarpe chiodate nuove di zecca”, ha aggiunto.

La velocità, però, è solo una parte della storia di Bolt. Fu la sua capacità di usare la pista per intrattenere e unire le persone – un’abilità che non poteva essere trascurata in un’epoca in cui le Olimpiadi avevano bisogno di una ricarica – a renderlo uno dei personaggi più importanti dell’atletica. Dalla sua caratteristica posa con arco e freccia ai suoi rilassati giri di vittoria in pista con la musica reggae a tutto volume – dal suo sorriso largo un miglio alla gioia che emanava con tanta naturalezza nonostante la natura del suo lavoro – elevò lo sport a una festa guidata dalla personalità e diede alla gente un motivo per guardarlo. “È la personalità”, ha detto. “Penso che molte persone cerchino di essere divertenti, ma il risultato è diverso. Si tratta semplicemente di divertirsi. Se ci si impegna troppo, non sarà la stessa cosa. Ma io mi stavo solo divertendo. Ecco come la vedevo. Ho cercato di coinvolgere i fan ed è per questo che sono stati attratti da questo sport”, ha aggiunto. Domenica ha segnato la prima apparizione di Bolt a un’Olimpiade o a un Mondiale da quando ha abbandonato lo sport dopo i Mondiali del 2017 a Londra. Ora è padre di una bambina di 5 anni, Olympia Lightning Bolt, e di due gemelli di 4 anni, Saint Leo e Thunder Bolt. Per loro, Bolt è solo un papà. Ma il più grande velocista di tutti i tempi ha affermato che la loro opinione potrebbe cambiare ai prossimi campionati del Mondo, tra due anni, nel luogo in cui la sua carriera è decollata come un razzo: Pechino. “Sono emozionato perché potrò portare i miei figli e dire loro: ‘Sentite, è qui che è iniziato tutto’”, ha detto riferendosi alle Olimpiadi del 2008, dove ha stabilito tre record mondiali e vinto tre medaglie d’oro. “Ho mostrato ai miei figli video e cose del genere. Avranno 6 e 7 anni e capiranno quel momento, e potrò spiegare loro cosa ha fatto il loro padre nel corso degli anni”, ha concluso.

 

Simonelli: "Non pensavo si corresse già così forte"

“Non pensavo si corresse già cosi veloce, non mi sono però fatto sorprendere, situazione sotto controllo, non importa, ora testa alla prossima. Bisogna solo correre forte. Ho tanta voglia di fare bene”. Così a Raisport l’ostacolista azzurro Lorenzo Simonelli, che ai Mondiali di atletica si è qualificato alle semifinali dei 110hs.

 

Simonelli in semifinale nei 110hs

L’ostacolista Lorenzo Simonelli, reduce da una stagione non semplice, conquista il pass per la semifinale dei 110hs ai Mondiali di atletica. L’azzurro, vicecampione mondiale indoor a Glasgow 2024 e campione europeo a Roma 2024, ha chiuso la propria batteria al terzo posto con il tempo di 13″25. La vittoria va al giamaicano Bennett con 13″20, secondo Kwaou-Mathey con 13″25, quarto il giapponese Nomoto con 13″29.

Sibilio si ritira batteria 400hs, "spiace aver buttato 12 mesi così"

 

Problema fisico per l’ostacolista azzurro Alessandro Sibilio, argento agli Europei di Roma 2024 che non conclude la batteria dei 400hs ai Mondiali di atletica in svolgimento a Tokyo, dove nel 2021 si qualificò per la sua prima finale olimpica.
“Ho preso l’ostacolo in pieno e ho perso il ritmo, ho provato a ripartire e riprendere gli avversari ma ho preso anche il secondo e al quarto ostacolo ho deciso di non finire la gara per non aggravare le mia situazione fisica”, ha detto l’azzurro a Raisport. “Dopo tanti stop è sempre difficile reagire, sono arrivato qui scarico anche mentalmente. Avrei voluto finirla la gara. La staffetta maschile? No, il mio mondiale e la mia stagione finisce qui. Ora riposo ma c’è bisogno di un cambio radicale nella mia vita atletica. Ci sono state tante difficoltà quest’anno, a caldo però niente giudizi affrettati. Mi spiace aver buttato 12 mesi così”, ha aggiunto.

 

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