L'atleta parla dall'aeroporto, tornando sulle parole di ieri e la reazione del numero 1 della Fidal

Ancora una reazione dalla Polonia sul tema del Golden Gala, dopo la polemica di ieri tra Tamberi e la Fidal. “Se ho chiarito con Mei? Sto aspettando una sua chiamata dal giorno del Golden Gala, mi ha fatto i complimenti per la gara ma su questo argomento continua a dirmi che dobbiamo parlare e io gli dico che va bene. E’ ovvio che lui ieri si sia esposto in quel modo, ma dire che le mie parole abbiano rovinato la giornata e quello che abbiamo fatto mi sembra un pochino fuori luogo”: Gianmarco Tamberi torna così sulla polemica con il presidente della Fidal, Stefano Mei, innescata dalle sue parole sul mancato invito della federazione al Golden Gala di Firenze, pronunciate subito dopo la vittoria nella gara di salto in alto in Polonia che di fatto ha blindato la vittoria dell’Italia negli Europei a squadre.

“Le mie parole erano una cosa personale che non potevo non dire, per rispetto delle persone che mi seguono”, sottolinea Tamberi prima di imbarcarsi all’aeroporto di Cracovia, poche ore dopo la partenza del resto del gruppo azzurro.

“Onestamente, penso che se non ne abbiamo parlato in questa Coppa Europa è perché non l’abbia voluto fare per non distrarmi dalla gara, quindi aspetto di poterne parlare e capire per quale motivo sia stata fatta questa scelta”, dice ancora l’olimpionico. “Ripeto, mi è dispiaciuto molto non scendere in pedana io ma mi è dispiaciuto anche molto vedere una gara di salto in alto in cui siamo campioni europei e campioni olimpici in carica senza nessun italiano. Potevano esserci benissimo anche Sottile, Falocchi o Fassinotti. Abbiamo dei saltatori di livello, non c’ero io per motivi loro che posso capire o non capire ma vedere almeno un italiano in gara mi sembrava corretto”.

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